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Sport

Luciano Spalletti è il nuovo ct dell’Italia

Published by
Daniele Magliocchetti

Nonostante non ci sia nessun accordo con De Laurentiis, la Federcalcio annuncia il successore di Mancini

Ora è ufficiale. Luciano Spalletti è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. Per l’ex allenatore del Napoli  la Federcalcio farà firmare un contratto a lui e al suo staff fino al 2026, ovvero fino ai prossimi mondiali. Per il presidente Gravina una soddisfazione immensa e i maligni, dicono, perfino doppia, visti i pessimi rapporti con Aurelio De Laurentiis. Già perché la riunione decisiva ci sarebbe stata a Firenze, dove sono caduti tutti i dubbi, anche e soprattutto sulla penale imposta dal patron del Napoli.

Luciano Spalletti è il nuovo Ct dell’Italia (Ansa Notizie.com)

Spalletti e Gravina si sono confrontati e, assistiti ognuno dai rispettivi legali, hanno deciso di rompere gli indugi e andare avanti ugualmente. Ma, e c’è da scommetterci visto il duro comunicato di De Laurentiis, che il patron del Napoli non si fermerà e avvierà contro Spalletti e la Figc, un’azione legale per avere violato il patto di non concorrenza e di essersi legato ad un altro contratto nonostante il vincolo che aveva ancora con il Napoli calcio. Ma la potenziale causa davanti a un giudice del lavoro non spaventa né l’uomo di Certaldo, che è sicuro di spuntarla, né tanto meno la Figc. L’accordo tra il neo allenatore dell’Italia e la Federazione non può inficiare nulla sul nuovo lavoro che andrà a fare Luciano Spalletti.

Stipendio di 3,2 milioni, si parte il 4 settembre a Coverciano

Il nuovo commissario tecnico ed ex allenatore del Napoli campione d’Italia Luciano Spalletti (Ansa Notizie.com)

La certezza è che il successo di Roberto Mancini, dimessosi dal suo incarico, è Luciano Spalletti, 64 anni, toscano di Certaldo, appena diventato campione d’Italia con il Napoli dopo una stagione esaltante. Adesso non vede l’ora di cominciare e mettersi all’opera di un lavoro e progetto non semplice, lui che è abituato al quotidiano e ad avere un rapporto costante e stretto con i suoi giocatori. Dovrà cambiare metodo, ma è pronto e scalpita per cominciare.

Il suo contratto arriverà fino al 2026, l’anno del Mondiale, con uno stipendio di 3,2 milioni netti annui (guarda caso la stessa cifra della penale ndr) e partirà dal 1° settembre, ovvero da quando la clausola-penale che lo lega al Napoli scenderà da 3,2 a 2,7 milioni di euro. La presentazione slitterà ai primi di settembre e sarà vicino al giorno del raduno fissato il 4 settembre a Coverciano, dove la squadra si radunerà per preparare le due decisive partite di qualificazione a Euro 2024 con la Macedonia del Nord e con l’Ucraina, il 9 a Skopje e il 12 a Milano. E non si possono avere partenze false, servono sei punti pronti partenza e via. E questo lo sa bene anche Spalletti.

Ecco il nuovo staff azzurro di Spalletti: una rivoluzione anche se era stato riorganizzato da poco

Il presidente della Federcalcio Gravina (Ansa Notizie.com)

Dopo l’addio di Roberto Mancini e l’arrivo di Luciano Spalletti, è naturale che cambierà tutto di nuovo. E questo, consentitecelo, è un’altra pessima figura della Federcalcio. Già perché è normale che il tecnico di Certaldo si porti i suoi uomini, ma questo non significa che si debba rivedere l’intero organigramma che era stato appena fatto, anche perché sono e saranno soldi che la Figc dovrà comunque dare a chi aveva appena siglato dei nuovi contratti. Soldi che, ricordiamolo bene, in una sostanziosa percentuale, sono pubblici. Gli uomini del nuovo allenatore dell’Italia saranno gli storici assistenti come Daniele Baldini e Marco Domenichini e il preparatore atletico Francesco Sinatti. Nel rinnovato staff azzurro annunciato appena il 4 agosto scorso, gli ex campioni e nuove entrate Gigi Buffon, capo delegazione, e Andrea Barzagli, collaboratore tecnico.

Ad uscire saranno in diversi, anche perché sotto contratto con Federcalcio ma legati a Roberto Mancini e sono Fausto Salsano e Antonio GagliardiAttilio Lombardo passato alla guida dell’U20, ma verrà mandato via, l’allenatore dei portieri Massimo Battara e il preparatore atletico Andrea Scanavino. Tutti potrebbero seguire Mancio se dovesse andare in Arabia, perfino Alberigo Evani e Giulio Nuciari. Ma non è tutto. Dal gruppo azzurro rischia di uscire anche il mental coach Giuliano Bergamaschi, da poco cooptato a giugno per la Nations League su suggerimento del ct dell’Italia del volley Fefè De Giorgi, mentre sono da definire, a questo punto, i ruoli che aveva appena avuto il 4 agosto Gianmatteo Mareggini, in forza all’U21, e Gaetano Petrelli, responsabile dell’area portieri della Figc ma anche Alberto Bollini, che era stato promosso vice ct dopo la conquista del titolo europeo con l’U19 (potrebbe passare all’U20). Ma ora non è niente.