Picchiava la compagna ucraina ed, allo stesso tempo, inneggiava il presidente russo Vladimir Putin: per un uomo di 69 anni sono scattate le inevitabili manette
Una vicenda che ha scosso l’intera comunità. Ci troviamo a San Giuseppe Vesuviano (provincia di Napoli) dove sono scattate le manette per un uomo di 69 anni. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che, secondo quanto riportato da alcune fonti locali, pare che l’uomo abbia vessato (in più di una occasione) la propria compagna ucraina. Non contento, però, avrebbe inneggiato ed applaudito anche all’invasione russa da parte del presidente Vladimir Putin. Non è affatto finita qui visto che l’uomo, in un secondo momento, avrebbe anche tentato di incendiare la propria abitazione.
Episodi di violenza ed insulti di vario genere, oramai, erano all’ordine del giorno. La donna, purtroppo, ci aveva fatto quasi l’abitudine fino a quando non c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Alla base di questi gesti, completamente di odio, sentimenti di odio nei confronti della popolazione ucraina che sta ancora combattendo una guerra che non avrebbe mai voluto. In più di una occasione l’aggressore non ha mai nascosto la sua opinione: ovvero quello di essere favorevole a quello che i russi stanno compiendo nel Paese invaso ed attaccato dal febbraio dello scorso anno.
Picchia la compagna ucraina e idolatra Putin: arrestato uomo di 69 anni
Come riportato in precedenza c’è stata la scintilla, da parte della donna, che non ne poteva più dei suoi comportamenti. Purtroppo per un altro orribile gesto che avrebbe potuto procurarle dei danni non da poco. Oltre agli insulti e alle continue minacce dell’uomo, la donna non lo aveva mai denunciato. Fino a quando non è stata colpita con una bottiglia di vetro e, successivamente, si è vista puntare contro un bastone di legno.

Decisamente troppo per lei che, dopo aver visto che che l’uomo aveva tentato di bruciare casa ed alcuni suoi vestiti, ha agito. In che modo? Attendendo che l’uomo uscisse dalla stanza per qualche minuto ed approfittarne per chiamare il 112. Sul posto si sono presentati i carabinieri locali che, nel giro di pochi minuti, sono riusciti ad arrestare l’uomo. Per il 69enne si sono aperte le porte del carcere ed è attualmente in attesa di giudizio.