L’Ue attacca le Big Tech: Apple, Google e gli altri colossi verrranno limitati

L’Europa tenta di mettere dei freni alle Big Tech che stanno dominando il mondo, con delle norme che ne minano gli imperi.

Erano mesi che la popolazione europea richiedeva ai propri governanti di arginare lo strapotere delle Big tech, attraverso delle leggi che acuissero le libertà degli utenti, limitando quei monopoli che stanno dominando il mondo.

Google e Apple, Notizie.com

Le rinnovate regole dell’antitrust della Commissione Ue, andranno a coinvolgere Google, Apple, Meta, Amazon e Microsoft, ovvero le cinque aziende più importanti del mondo in questo momento. Oltre a queste, vengono citate anche ByteDance, l’azienda proprietaria di Tik Tok, e Samsung.

Ridimensionare il dominio delle Big Tech

L’urgenza di intervenire su queste potenze, deriva dalla grandezza della loro influenza sul piano sociale, ma in particolare su quello economico. Difatti, queste aziende rientrano abbondantemente nei requisiti necessari a farsi definire “gatekeeper”, quindi società che presentano un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro negli ultimi tre esercizi finanziari, o almeno un valore di mercato di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo esercizio finanziario.

Anche Tik Tok inclusa nelle aziende da limitare, Notizie.com

Ovviamente, questi giganti dell’intrattenimento e della comunicazione mondiale, superano abbondantemente questi numeri, poiché, soltanto in Europa, contano 45 milioni di utenti finali attivi al mese e più di 10 mila utenti commerciali attivi all’anno in Ue. Adesso, a partire dal 6 settembre, quando verrà presentata la lista definitiva delle aziende coinvolte, queste big tech avranno tempo sei mesi per adeguarsi alle rinnovate norme del Digital Markets Act (Dma).

Ecco le nuove limitazioni per i sette colossi

Il commissario per il Mercato interno dell’Ue, Thierry Breton, ha descritto i paletti che il Dma imporrà a questi colossi del mercato: “Le società non potranno più bloccare gli utenti nei loro ecosistemi, non potranno più decidere quali app dovranno essere preinstallate sui dispositivi, o quali app store usare. Non potranno più concedere vie preferenziali ai propri sistemi, prodotti e servizi, le loro app di messaggistica dovranno interagire con le altre, e così via“. Il risultato di tali provvedimenti, secondo Breton, sarà che “i consumatori avranno più scelta, maggiori opportunità di cambiare fornitore e beneficeranno di prezzi migliori e servizi di qualità superiore“. In più per le aziende già piccole, in cerca di innovazione, “non sarà più impedito di raggiungere nuovi clienti”.

Thierry Breton, Notizie.com

Breton conclude: “L’Ue riorganizza il suo spazio digitale. Con il Digital Markets Act, insieme al Digital Services Act e al Data Act, e presto con l’AI Act, l’Europa sta riorganizzando completamente il suo spazio digitale sia per proteggere meglio i cittadini e sia per migliorare l’innovazione per le startup e le aziende europee”.

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