Ubaldo Righetti in esclusiva ai nostri microfoni: “Rivali in campo, ma amici fuori. Io con lui avevo un rapporto molto intimo. Va via una persona straordinaria”.
Avversari sul campo, ma amici nella vita. Ubaldo Righetti, ex storico giocatore della Roma, è tra i primi ad arrivare in Campidoglio. Non può e non vuole mancare a dare un saluto e una testimonianza di affetto a Vincenzo D’Amico.
E’ commosso, visibilmente. La voce, mentre in esclusiva ai nostri microfoni racconta le gesta dell’uomo e del campione, si incrina. Le emozioni e i bei ricordi prendono il sopravvento, e Righetti si apre al racconto.
Righetti: “Vincenzo era una persona straordinaria”
Ubaldo Righetti, c’è una trasversalità di affetto nei confronti di Vincenzo D’Amico. Siete stati avversari sul campo e poi amici nella vostra seconda vita professionale.
“Va via una persona straordinaria. Io avevo un rapporto molto intimo, stretto. Rivali in campo poi siamo diventati collaboratori e molto amici. Ci frequentavamo anche fuori dagli studi televisivi. Fino all’ultimo è stato con il sorriso ed è quella l’immagine che ho di Vincenzo“.
Le voglio chiedere una sorta di doppio ricordo: un flashback del campo e poi dell’amico Vincenzo D’Amico.
“Il ricordo sul campo non è con la maglia della Lazio. Lui era di Latina, anche io della zona. Mio cognato mi porta a vedere una prima partita di calcio della rappresentativa militare contro il Latina. C’è stato un calcio d’angolo e fa gol. Vincenzo allarga le braccia come dire: è scontato per me. Abbiamo condiviso tanti amici a Latina, a Roma, l’esperienza in Rai, ma anche fuori dagli studi televisivi. Lui aveva sempre una parola di sostegno per tutti e la capacità rara di ascoltare che non è scontato“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani
