Incidente Casal Palocco, la verità delle telecamere: Di Pietro si è distratto

Nuove indiscrezioni arrivano dalle indagini in corso sull’incidente che ha causato la morte del piccolo Manuel Proietti. Lo youtuber alla guida potrebbe essersi distratto

Nel giorno in cui in gran segreto in una chiesa di Casal Palocco in presenza di 15 familiari stretti si sono celebrati i funerali del piccolo Manuel Proietti, nuove indiscrezioni arrivano dalle indagini che i vigili urbani di Ostia e i carabinieri di piazzale Clodio stanno portando avanti congiuntamente. Le telecamere, una in particolare tra quelle installate all’interno del consorzio, potrebbero aver ripreso via Macchia Saponara proprio al momento dell’incidente fatale.

Casal Palocco, una telecamera potrebbe aver filmato l'incidente
Casal Palocco, una telecamera potrebbe aver filmato l’incidente (ANSA) – Notizie.com

Matteo Di Pietro, lo youtuber che compirà 21 anni il prossimo dicembre, potrebbe essersi distratto mentre era alla guida del Lamborghini Urus noleggiato regolarmente dalla società Skylimit. Secondo quanto filtra dai primi rilevamenti effettuati su quella telecamera che avrebbe ripreso l’intera scena, il suv con a bordo i ragazzi non avrebbe avuto nessun ostacolo davanti a sé nella strada. Nessun sorpasso o cose di questo tipo come ipotizzato in un primo momento. L’auto viaggiava nella propria corsia che risultava libera al momento dell’incidente. Potrebbe essere stata allora una distrazione dovuta forse alla challenge delle 50 ore in auto che stavano affrontando i ragazzi a risultare fatale nello scontro.

Proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente

Rimangono diversi però gli aspetti da analizzare a partire dalla velocità a cui viaggiava l’Urus. In quella via il limite è di 30 chilometri orari ma dalla voce dello stesso avvocato del Di Pietro, unico indagato al momento per omicidio stradale e lesioni, abbiamo appreso come l’auto viaggiasse ad almeno 20-30 km/h al di sopra del limite. Servirà una maxi perizia però per sciogliere i dubbi riguardo questo aspetto fondamentale per il processo. Altra questione è quella dei cannabinoidi trovati nel sangue del Di Pietro. Il test effettuato è solo un test generico che rintraccia la presenza di sostanze nell’organismo, occorrerà un secondo e più specifico test per accertare che al momento dell’incidente il ragazzo fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Proseguono le indagini per chiarire la dinamica
Proseguono le indagini per chiarire la dinamica (ANSA) – Notizie.com

Un ultimo aspetto fondamentale per attribuire la responsabilità al ragazzo è comprendere quali sono state le manovre effettuate dalla Smart accertando se Elena Uccello, la mamma di Manuel che era alla guida, avesse “impegnato” – così come si dice in gergo stradale – la corsia alla sua sinistra per imboccare via Archelao. Intanto la donna è stata ascoltata dalle forze dell’ordine ma la sua testimonianza è risultata poco utile per le indagini. Ancora sotto shock è riuscita a ricordare solo di aver sentito una botta fortissima e di essersi precipitata a cercare i figli tra le lamiere. La testimonianza chiave potrebbe allora arrivare da un’amica degli youtubers presente nel suv al momento dello schianto, Gaia Nota, una giovane che aveva accettato il passaggio offertogli dall’amico Matteo Di Pietro.

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