Incidente Casal Palocco, parla Elena Uccello la mamma di Manuel: “Lo cercavo tra le lamiere”

Le forze dell’ordine hanno acquisito la testimonianza di Elena Uccello, la mamma del piccolo Manuel che era alla guida della Smart travolta dal suv con a bordo gli youtubers

Nel giorno in cui si celebreranno i funerali del piccolo Manuel Proietti deceduto a soli 5 anni per le lesioni provocate dall’incidente dello scorso 14 giugno, gli inquirenti hanno raccolto la testimonianza di Elena Uccello, 29 anni, la mamma del bimbo che era alla guida della Smart ForFour nella quale viaggiava assieme ai due figli. Il più grande purtroppo non ce l’ha fatta e oggi come detto si celebreranno i funerali per i quali la famiglia ha chiesto di mantenere il massimo riserbo per poter dare intimamente l’ultimo saluto a quel piccolo angelo volato nel cielo.

Casal Palocco, ascoltata la mamma del piccolo Manuel Proietti
Casal Palocco, ascoltata la mamma del piccolo Manuel Proietti (ANSA) – Notizie.com

Dopo i giorni passati in ospedale insieme all’altra figlia, una bambina di 3 anni, dov’era arrivata in codice rosso dopo l’incidente, Elena è stata dimessa e i segni che porta sul corpo oggi sono esclusivamente quelli della perdita più grande e dolorosa che una madre possa subire. Di quell’incidente ricorda poco, il materiale raccolto dagli inquirenti attraverso la sua audizione difficilmente riuscirà a ricomporre qualche tassello in più del puzzle. I suoi ricordi sono confusi e frammentari, ha vuoti di memoria forse a causa del grosso trauma. “Ricordo il grande botto e poi di essermi messa alla ricerca dei miei figli tra le lamiere della nostra macchina“, avrebbe detto la donna alle forze dell’ordine.

Proseguono le indagini sul gruppo The Borderline mentre spunta una quinta passeggera del suv che può fornire una testimonianza chiave

Intanto l’unico iscritto nel registro degli indagati rimane Matteo Di Pietro, il ragazzo che era alla guida del suv noleggiato con un contratto regolare dalla società di autonoleggio Skylimit. Di Pietro, 20 anni, residente nel quartiere a sud della Capitale era anche uno dei soci fondatori nonché proprietario della società alla quale faceva capo il canale Youtube The Borderline che poteva vantare 600mila iscritti e video da milioni di visualizzazioni. Al vaglio degli inquirenti rimangono però anche le posizioni dei passeggeri del Lamborghini Urus: Simone Dutto, Vito Loiacono e Alessio Ciaffaroni, gli amici del Di Pietro che stavano partecipando alla challenge delle 50 ore chiusi in una macchina.

Lo stato delle indagini
Lo stato delle indagini (ANSA) – Notizie.com

Dai primi rilievi degli inquirenti è subito emerso come una quinta persona fosse presente nell’auto al momento dello scontro. Si tratta di Gaia Nota anche lei 20enne. Si tratterebbe in realtà di una persona totalmente estranea ai fatti considerato come non faccia in alcun modo parte del gruppo The Borderline. Sarebbe salita solo per essere accompagnata dai suoi amici a casa, una casa distante qualche chilometro dal luogo dove si trovava per dare ripetizioni ad altri studenti, racconta il padre della giovane ragazza. Sarebbe scesa per prestare immediato soccorso al piccolo Manuel che avrebbe tenuto tra le sue braccia fino al momento dell’arrivo dell’ambulanza. Verrà ascoltata in qualità di supertestimone e potrebbe chiarire la dinamica dello scontro fornendo qualche elemento chiave per la ricostruzione degli inquirenti.

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