Mafia nigeriana, arrivano degli importanti sviluppi direttamente dalla città in questione: le ultime novità in merito a quanto sta accadendo
Arrivano delle importanti novità direttamente da Ferrara dove, anni fa, la città dell’Emilia-Romagna fu protagonista di uno degli episodi di cronaca più discussi. Ovvero quello che riguarda la ‘Mafia nigeriana‘. In particolar modo per quanto riguarda il clan Aroboga/Vikings. Per chi non lo sapesse era una organizzazione mafiosa che provocava non pochi problemi nella comunità. Tanto è vero che, per un bel po’ di anni, ha comandato anche all’ombra del Grattacielo della stazione e nel quartiere Gad (uno dei più popolari della zona) dove l’area era, appunto, monopolizzata dalla banda.
Gli stessi che ottenevano tutto quello che volevano, ma nella peggiore maniera possibile: in particolar modo con la violenza ed anche provocando non pochi problemi fisici (sangue e ricoveri in ospedale alle vittime). Il loro obiettivo era quello di arricchirsi con i traffici di sostanze stupefacenti. Tanto è vero che, secondo quanto riportato da fonti locali, pare che si parlava addirittura di chili e chili di droga che arrivava direttamente da un altro Paese estero (Olanda). Nelle ultime ore, però, sono arrivate delle novità importanti direttamente dal tribunale di Ferrara visto che sono stati condannati un bel po’ di imputati.
Mafia nigeriana, arrivano le condanne del Tribunale di Ferrara per gli imputati
Secondo quanto riportato da fonti vicine pare che il Tribunale abbia condannato 17 imputati. Si parla di pene per 230 anni e 5 mesi totali di reclusione. Tanto da raddoppiare le richieste dell’accusa, riconoscendo l’associazione mafiosa per tutti. Proprio come aveva sostenuto il pm Roberto Ceroni della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna. Quest’ultimo, con la collaborazione della pm ferrarese Isabella Cavallari, aveva condotto le indagini della squadra mobile e sostenuto le accuse in due anni di processo.
Le condanne che vanno dal massimo di 22 anni di carcere per il capo degli Arobaga, Emmanuel Okenwua (conosciuto anche come dj Boogye). Per lui, dal pm, erano stati chiesti 13 anni. 20 anni di carcere, invece per l’altro capo Albert Emmanuel, detto Raska. Quest’ultimo era considerato il coordinator nazionale del clan (l’accusa aveva previsto per lui solamente 15 anni). Di 17, 13 e 9 anni le altre condanne.
