La ricca e potente squadra transalpina sta prendendo decisioni che faranno discutere
Arrivederci anzi adieu. Forse, non è stato un piacere, nonostante lo scudetto appena conquistato. Insomma, Un anno e poi via. Christophe Galtier non è più l’allenatore del Paris Saint Germain. Non è ancora ufficiale, ma a breve lo sarà con tanto di comunicato. Pensare che nemmeno un anno fa, il buon tecnico francese si presentava a Parigi con parole tutto emozionanti e piene di carica: “So di avere delle grandi responsabilità, mi sono preparato per questo. Se ho accettato questo incarico è perché ne sono capace”, aveva detto con ambizione Christophe Galtier durante la sua presentazione al Parc des Princes lo scorso 5 luglio. Ma dopo dopo una stagione nella Capitale, il tecnico sta già facendo le valigie.
Secondo quanto trapela, a comunicare l’esonero è stato il direttore sportivo Luis Campos, lo stesso che l’aveva scelto come uomo che doveva rifondare il Psg, ma non è andata come si sperava anzi, nonostante lo scudetto, conquistato con un solo punto dalla seconda e per non dimenticare la brutta figura sulle famose frasi razziste, è andata anche peggio. Si tratta di tutt’altro che una sorpresa, del resto Galtier non si faceva illusioni sulla sorte che gli sarebbe stata riservata.
Ora il Psg dovrebbe andare a Negelsmann
Tante cose contro l’allenatore come la Ligue 1, vinta con un punto di vantaggio sull’RC Lens, e non era mai successo da quando c’è il fondo del Qatar come proprietario, ma pare siano state più gravi le le eliminazioni all’ottavo di finale di Champions League contro il Bayern Monaco e della coppa di Francia dell’OM.
Per non dimenticare la vicenda del sand yachting , ovvero quella del presunto razzismo durante la sua stagione al Nizza o più recentemente il suo prematuro annuncio dell’addio di Messi, che non ha fatto piacere alla proprietà parigina. Adesso al suo posto dovrebbe sedere Negelsmann che si porterà con sé Thierry Henry come uomo di fiducia. Il tecnico ha voglia di rivincita e vorrebbe puntare la Champions League, costruendo una squadra a sua immagine e somiglianza. E per la rifondazione si guarda tantissimo alla serie A, soprattutto due profili come Osimeh e Milinkovic-Savic, ma non sono i soli.
