Qualche parola ed uno sguardo di troppo nei confronti di una ragazza, fino a quando l’amico di lei non va in escandescenza e lo massacra di botte
Una furia immotivata. Un gesto che deve essere condannato. Su questo non ci sono dubbi. Quello che è accaduto nella serata di sabato a Carpineto Romano (Roma) deve far riflettere sul fatto di quanto sia diventato prendere a botte una persona così troppo facilmente. Uno sguardo di troppo, qualche parola per iniziare una conversazione. Tutto questo non è andato bene, a quanto pare, per l’amico della ragazza. Un 34enne si è reso protagonista (in negativo) di un episodio sgradevole dinanzi ad un noto ristorante della zona. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che l’uomo si trovasse con un gruppo di persone.
Fino ad andare completamente in escandescenza. Vittima un ragazzo di 24 anni. Quest’ultimo aggredito con un grosso bicchiere di vetro che gli è andato in faccia. La sua “colpa” è quella di aver parlato con una giovane donna. Quest’ultima con un altro gruppo di amici mentre stavano trascorrendo la serata nel ristorante. Alcuni clienti, dopo aver visto le drammatiche scene, non hanno voluto perdere altro tempo ed hanno chiamato il 112. Gli addetti alla sicurezza del locale, secondo quanto riportato dai presenti, non si sarebbero accorti di nulla di quanto si stava verificando all’esterno dell’esercizio.
Roma, parla con una ragazza ma l’amico di lei lo ferisce con un bicchiere in faccia
Il 24enne, con il volto pieno di sangue, chiedeva aiuto. Sul posto sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza. Il personale sanitario lo ha immediatamente medicato sul posto. Il gestore del locale, dopo aver saputo la notizia, ha immediatamente chiuso il locale. Il clima di festa che si respirava si era trasformata in un incubo per tutti i presenti. Gente che scappava e chiedeva aiuto. Il ragazzo è stato portato al pronto soccorso della zona. Per lui tagli profondi provocati dal boccale che si era frantumato in faccia. Per lui una prognosi di almeno tre settimane.
Successivamente l’aggressore era scappato ed aveva fatto perdere ogni traccia di sé. Anche se la sua fuga è durata come un “gatto in tangenziale”. I militari dell’arma sono riusciti subito ad indentificarlo. Scattata la denuncia per lesioni gravi. Resta ancora da capire il reale motivo di questa assurda reazione. Per il momento regna quello della “gelosia“. Purtroppo la situazione è completamente sfuggita di mano e ci è mancato poco che potesse trasformarsi in un qualcosa di decisamente più grave.
