Omicidio Giulia Tramontano, l’avvocato della famiglia vittima di questa vicenda ha rivelato un importante retroscena in merito a quanto successo alla povera 29enne
E’ stata fissata per venerdì 9 giugno l’autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa nella sua abitazione a Seregno da parte del fidanzato, Alessandro Impagnatiello. Ricordiamo che quest’ultimo si trova nel carcere di San Vittore a Milano. Dopo che verranno rilasciati i dati da parte degli inquirenti sul corpo della giovane allora la città di Sant’Antimo (provincia di Napoli) dove era originaria potrà celebrare i funerali. In un primo momento si era parlato addirittura di questo mercoledì, ma fino a quando non arriveranno i dati dell’autopsia non si potrà decidere nulla.
Nel frattempo arrivano novità importantissime da parte dell’avvocato della famiglia della vittima. Si tratta di Giovanni Cacciapuoti che, nelle ultime ore, ha svelato dei retroscena raccapriccianti in merito all’uccisione della 29enne. A quanto pare, la famiglia, di lei subito dopo che si era diffusa la notizia della sua sparizione avevano immediatamente pensato al peggio. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “La famiglia, sin da subito, ha temuto questo tragico epilogo in quanto era difficile pensare che la loro figlia in attesa di un bimbo, nonostante il naufragio della relazione sentimentale, si fosse volontariamente allontanata da casa“.
Giulia Tramontano, il legale della famiglia: “Avevano capito già tutto”
Nel frattempo anche un altro avvocato, quello che difende il killer, Sebastiano Sartori, ha spiegato che non accetterà alcun mandato. Visto che si tratta di una questione che riguarda solamente lui ed, appunto, il suo assistito. Le novità non sono affatto finite qui visto che nella giornata di domani, martedì 6 giugno, verranno effettuati dei rilievi scientifici proprio nella casa in cui la ragazza è stata uccisa, insieme al bimbo che aveva in grembo (il piccolo Thiago).
Poco prima di lasciare il proprio mandato il legale del killer ha spiegato che il ragazzo non si è fatto aiutare da nessun secondo complice e che avrebbe fatto tutto da solo. Anche se gli investigatori vogliono vederci chiaro in merito ad un’altra vicenda, ovvero se si sia fatto aiutare da qualcuno nel nascondere il corpo oppure anche se in quella occasione ha agito da solo. “Il mio assistito lo esclude. I dubbi degli investigatori, dovete chiederli a loro. Il coltello non lo ha buttato, ha detto dove sia“.
