Poliziotta uccisa da un suo collega, arriva il racconto da parte di chi conosceva bene entrambi: “Stava cercando di allontanarlo, stava pensando solamente alle terapie”
Un altro femminicidio nel giro di pochissimi giorni. Prima quelli di Giulia Tramontano a Senago, poi quello di Pierpaola Romano a San Basilio (Roma). La poliziotta è stata uccisa da un suo collega, Massimiliano Carpineto. Lo stesso che, con la stessa arma con chi ha ammazzato la donna, ha deciso di togliersi la vita. I vicini di casa della 58enne ancora non possono credere a quanto accaduto. Uccisa nell’androne del palazzo dove abitava. Il ricordo di una bravissima persona. Non manca la rabbia visto che nessuno merita una morte del genere. Questo è quello che fanno sapere gli stessi residenti del posto.
I familiari della vittima ancora non possono credere a quanto accaduto. Sconvolto anche il figlio 22enne della donna che, direttamente da Piacenza (dove frequenta la scuola allievi agenti) si è recato immediatamente nella Capitale. Le indagini vanno avanti, ma sono ancora tante le domande a cui non si riesce a dare una risposta. Da capire se il motivo di questo “omicidio-suicidio” sia dovuti a ragioni personali e sentimentali. Solamente nella giornata di lunedì verranno resi noti i risultati dell’autopsia. La donna prestava servizio alla Camera dopo che per tempo ha lavorato commissariato Sant’Ippolito.
Poliziotta uccisa a San Basilio, possibile esecuzione: si analizzeranno i cellulari
Le telecamere di videosorveglianza dell’abitazione sono sprovviste, per le perizie bisognerà attendere quelle che arriveranno dai cellulari. Sia quello della donna che del collega che lo ha ucciso. Carpineti si è sparato due volta: una alla gamba ed un altro sotto al mento. Da capire, come riportato in precedenza, se tra i due c’è stata effettivamente una relazione. Quello che si sa per certo è che la donna era affetta da un cancro al seno. Questo è quello che pensano anche i condomini, gli stessi che per primi hanno lanciato l’allarme. Un presunto rapporto, quello tra i due, che oramai si era concluso.
Tanto è vero che la Romano cercava di allontanarlo. Solamente dalle analisi dei cellulari si potrà sapere qualcosa di più. Quello che si sa dell’omicida è che era originario di Cori, un matrimonio alle spalle e problemi di depressione. Il racconto di chi ha visto il corpo della donna, uccisa come se fosse stata una esecuzione. Le parole di Alfonso, con un passato all’Arma dei carabinieri: “Uccisa con un colpo alla nuca. Il pavimento era ricoperto di sangue“. Possibile, a questo punto, che la vittima sia stata colta di sorpresa.
