Muore Philippe Pozzo, l’imprenditore tetraplegico che ispirò il film “Quasi Amici”

Muore a 72 anni l’imprenditore tetraplegico Philippe Pozzo di Borgo, che ispirò nel 2011 la celebre tragicommedia francese Quasi Amici.

Se ne va a 72 anni Philippe Pozzo di Borgo, l’imprenditore tetraplegico la cui vita ispirò nel 2011 la pellicola francese più famosa di sempre, Quasi Amici.

Philippe Pozzo e l’attore Francois Cluzet, Notizie.com

L’aristocratico francese di origini tunisine, lascia familiari e amici a causa di un malore non ancora identificato avvenuto durante una trasferta a Marrakech.

La sfortuna di un privilegiato

Una vita complessa, le cui disgrazie hanno inizio agli inizi degli anni novanta, quando la moglie muore a causa di una rara forma di tumore. Poco dopo, la seconda disgrazia: durante una sessione di parapendio, Pozzo ha un grave incidente, che lo lascia paralizzato dal collo in giù. Colpito duramente dalla vita, l’imprenditore inizia a raccontare in un libro (Il diavolo custode) lo straziante rapporto con la malattia, con il lutto della moglie e in generale la deprimente sensazione di essere inutile e ormai privo di stimoli.

Quasi Amici (2011), Notizie.com

Pozzo, provenendo da una famiglia nobiliare, riesce a costruirsi una seconda vita, fatta di attivismo in ambito sociale, dei piaceri più immediati della vita e del fecondo rapporto maturato con il suo badante algerino Abdel Yasmin Sellou. Appena uscito di prigione, Abdel diviene quasi controvoglia il badante dell’imprenditore costretto sulla sedia a rotelle e, dopo un primo periodo di crisi, i due stringono un rapporto estremamente profondo, fatto di affetto, ironia e confronto continuo. 

Quasi Amici (2011), Notizie.com

Nel film i due sono interpretati rispettivamente da François Cluzet (nel ruolo di Pozzo) e Omar Sy (in quello di Abdel). I due attori, sorretti dalla regia fresca e empatica di Éric Toledano e Olivier Nakache, riescono splendidamente a mettere in scena le caratteristiche di una relazione fatta di innumerevoli sfumature. Il badante interpretato da Omar Sy, come nella vicenda reale, modifica radicalmente il destino di un uomo finito, intorno al quale, prima dell’incontro con l’algerino, aleggiava un’atmosfera di compassione e depressione.

Il simpatico badante, squarcia con naturalezza quel velo di invalidante pietà che caratterizza il comportamento delle persone che gravitano intorno allo sfortunato imprenditore. Di colpo, il personaggio di Cluzet si ritrova accompagnato da un badante a cui sembra non importare nulla della disabilità del suo datore di lavoro. Approccio che regala a pozzo una generosa dose di inestimabile normalità. Il tutto condito da una smisurata quantità di comicità, ben alternata alla tragicità di alcune sequenze. Il risultato? Quasi Amici diviene in poco tempo il film francese più visto di sempre, con 19 milioni di spettatori in sala.

 


I registi del film, hanno commentato sui social la perdita: “Abbiamo appena appreso con grande tristezza della morte del nostro amico Philippe Pozzo di Borgo – hanno scritto oggi i registi su Twitter – Accettando di far adattare la sua storia a Intouchables (il titolo francese del film, ndr), ha cambiato le nostre vite e quelle di molte persone vulnerabili e fragili“.

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