Dramma in città in questo 2 giugno. Un palazzo è andato in fiamme per motivi ancora da accertare: il bilancio della tragedia è importante.
Il 2 giugno si è trasformato in tragedia in una città italiana: un palazzo in ristrutturazione ha preso fuoco e il bilancio è molto grave. Secondo quanto riportato da TgCom24, una persona ha perso la vita ed altre 17 sono state costrette alle cure mediche, di queste tre sarebbero in gravi condizioni.
La Procura di Roma ha aperto un’indagine per accertare meglio le cause di questo incendio avvenuto nella zona Colli Aniene. I punti da chiarire sono ancora diversi e per questo motivo si preferisce mantenere il massimo riserbo. Si tratta, comunque, di una tragedia che ha sconvolto l’intera Capitale.
La ricostruzione
La ricostruzione di quanto successo è ancora al vaglio degli inquirenti. Dalle prime informazioni, l’allarme è scattato nella mattinata odierna e le fiamme hanno coinvolto circa sette piani. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco e il personale sanitario per prestare i primi soccorsi.
Per una persona non c’è stato niente da fare: il personale medico ha potuto constatare solamente il decesso. Altri residenti sono stati estratti con complicazioni respiratorie e trasportate d’urgenza in ospedale. Al momento il bilancio parla di 17 cittadini che hanno avuto bisogno di un intervento medico e tre di questi sarebbero ricoverati in gravi condizioni.
Indagini in corso
Le indagini su questo incendio sono in corso. In un primo momento la priorità è stata quella di cercare di prestare i soccorsi alle persone coinvolte nel rogo. Nelle prossime ore saranno effettuati dai vigili del fuoco tutti gli approfondimenti del caso per capire meglio i motivi della tragedia e la natura delle fiamme che, come detto in precedenza, sono divampate in un palazzo in ristrutturazione.
Le immagini dell’#incendio di #Roma pic.twitter.com/8rY2YSrZ0C
— Notizie.com (@com_notizie) June 2, 2023
I punti da chiarire sono diversi e quindi gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle prove certe.
