Sanità, mancano infermieri: Schillaci trova la soluzione

Sanità, nel nostro Paese è allarme infermieri: il ministro della Salute, Orazio Schillaci, trova la soluzione. E lo rivela in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica”

Intervista al quotidiano "La Repubblica"
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci (Ansa Foto) Notizie.com

Nel nostro Paese scatta l’allarme per la mancanza di infermieri. Tanto è vero che il ministro della Salute ha trovato la soluzione a tutto questo: ovvero prenderli direttamente da altri Paesi stranieri. In particola modo dall’India. L’obiettivo, infatti, è quello di portarli negli ospedali italiani. Orazio Schillaci ne è sicuro e ne parla durante una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica“. Le novità, però, non sono affatto finite qui visto che il governo sta cercando di trovare un accordo con altri paesi extraeuropei. Con l’obiettivo, ovviamente, di farli venire a lavorare in Italia.

L’India ha già chiuso protocolli d’intesa sia con il Giappone che con gli Stati Uniti D’America. Si tratta di una importantissima svolta e che non può assolutamente passare inosservata. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Gli infermieri mancano in tutta Europa. Per questo stiamo pensando ad accordi con Paesi extraeuropei, che potrebbero metterci a disposizione professionisti già ben formati, dal punto di vista sanitario e della conoscenza della nostra lingua. Penso ad esempio all’India. Ha già chiuso protocolli con il Giappone e gli Usa. Hanno una scuola infermieristica di alta qualità e ovviamente tantissimi abitanti“.

Sanità, non solo infermieri mancano anche medici: Schillaci fa il punto della situazione

Intervista al quotidiano "La Repubblica"
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci (Ansa Foto) Notizie.com

Un problema che non riguarda solamente gli infermieri, ma anche i medici. Anche se la situazione è ben diversa: “La loro carenza è mirata. Ovvero che riguarda solamente alcune specializzazioni che non sono attrattive. Ad esempio il pronto soccorso“. In questi giorni si è parlato anche della possibilità di aumentare il numero di posti disponibili all’università. Anche se non è tutto così facile visto che il Recovery Plan sta causando non pochi problemi: “Vorrei dare più soldi al personale ma la filosofia del Piano è quella di investire sulle strutture. Staremo a vedere“.

La Sanità, in questi fondi, ne ha speso solamente l’1%. Confermando, inoltre, che in quest’anno sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati: “I soldi destinati al nostro settore devono essere spesi dal 2024 in poi. I bandi non sono ancora partiti. Nel frattempo svolgiamo il nostro ruolo di controllo sulle Regioni“. In conclusione si sofferma sul Pnrr: “Il Covid ha messo in evidenza le luci e le ombre del nostro sistema. Manca una rete al servizio del cittadino. Bisogna puntare su una riforma che riguarda medici di famiglia, farmacie di servizio, medicina territoriale e innovazione tecnologica“.

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