Fdi, stoccata di Foti alla ‘Repubblica’: “Sul simbolo decide la base, non loro”

Fratelli d’Italia, non si è fatta attendere la stoccata da parte di Tommaso Foti che ha criticato gli editori del quotidiano “La Repubblica”. Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato ad un altro quotidiano 
Intervista ad 'Il Giornale'
Tommaso Foti (Ansa Foto) Notizie.com

In questo ultimo periodo si è alzato, sempre di più, il polverone che riguarda il simbolo di Fratelli d’Italia. Una critica che era arrivata proprio dal quotidiano “La Repubblica“. In merito a questa vicenda ha provato a fare chiarezza il capogruppo alla Camera del partito in questione, Tommaso Foti. Quest’ultimo ha risposto alle continue polemiche in una intervista rilasciata al ‘Giornale‘. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Uno può scrivere quello che vuole, ci mancherebbe. E la fantasia si può anche mettere in un articolo, ovviamente“.

Poi ha continuato dicendo: “Non penso che i partiti, con tutto il rispetto per chi scrive gli editoriali, si facciano condizionare da questi ultimi, o dal pensiero di chi, dalle colonne di un quotidiano, ritiene di dover indicare una linea politica”. Una vicenda che ha completamente spiazzato lo stesso Foti. “Se in una fase Fratelli d’Italia aveva assunto il simbolo di Alleanza Nazionale, che aveva anche la fiamma con la scritta Msi, adesso invece ha solo la fiamma senza base. Quindi mi pare un ragionamento surreale. In generale questa è una polemica vecchia ribollita, quando non si sa che cosa tirar fuori, si tira fuori la fiamma”.

Fdi, Foti respinge le polemiche: “Non deciderà di certo il direttore di Repubblica”

Intervista ad 'Il Giornale'
Tommaso Foti (Ansa Foto) Notizie.com

Polemiche che lasciano il tempo che trovano per lo stesso Foti: “Sono talmente poche le argomentazioni che hanno per dire che Fd’I non è una destra democratica e conservatrice che si continua a tornare su quel punto“. Per il capogruppo di Fdi alla Camera non ci sono dubbi: ovvero proseguire la strada che porta al chiarimento. “Credo che tutto questo sia dovuto e necessario“. In conclusione ha ribadito il suo concetto.

Tra l’altro non facendo mancare una vera e propria stoccata al numero uno del quotidiano “incriminato”, ovvero Maurizio Molinari (anche se nel corso dell’intervista non ha mai fatto il suo nome): “Nei partiti i simboli e le linee politiche non le decidono gli editoriali. Mi dispiace per la sinistra ma se dovessimo decidere di fare un congresso, una piattaforma, e quindi anche decidere di cambiare simbolo, sarà una scelta che faranno i militanti, gli iscritti, i delegati al congresso. Non certo il direttore di ‘Repubblica’”,

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