Siviglia, Monchi alla Roma: “Lì ho sbagliato. E su Pallotta…”

L’ex dirigente giallorosso si prepara per affrontare la sua ex squadra in finale di Europa League: “Noi abbiamo vinto sei volte”

Il percorso di Ramon Rodriguez Verdejo, per tutti semplicemente “Monchi”, è stato caratterizzato da alti e bassi, da incomprensioni e successi. Se nel corso della sua esperienza a Roma non è riuscito a esprimersi come avrebbe voluto, al Siviglia invece ha fatto le fortune del club. E adesso che le due squadre si affronteranno nella finale di Europa League a Budapest, il dirigente ha parlato di entrambe le sue collaborazioni al Messaggero. Nell’approcciare la sfida, Monchi si è mostrato sereno e grato di avere l’opportunità di affrontare la sua ex squadra in una finale: “Sono felice che accada in una finale. Se mi avessero chiesto con chi avrei voluto giocare questa gara, non avrei avuto dubbi. Avrei detto la Roma”.

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Monchi, dirigente del Siviglia (Ansa) – Notizie.com

Il dirigente assicura che non ci sia da parte sua alcuna voglia di rivalsa: “Ma no, ci sono stati tanti momenti belli. Ho provato a fare il meglio possibile ma è vero che ho sbagliato. Non ho avuto mai problemi ad ammettere i miei errori ma bisogna anche capire i contesti. In questa stagione ho sbagliato anche a Siviglia, ma in Andalusia ho dalla mia una storia di 24 anni con 19 finali e 10 trofei che mi fanno uscire tranquillo la sera quando devo portare i miei due cani a fare un giro. Qui mi aspettano, a Roma no. Non ho avuto il tempo per correggere i miei errori. Quando sono arrivato la gente pensava che oltre a prendere i calciatori avrei segnato e parato i rigori… Ma la responsabilità è mia. Guardando indietro ci sarebbero tante cose che non farei più“.

Da Totti alla finale

Quando gli viene chiesto dei singoli acquisti fallimentari a Roma, Monchi evita di cercare scuse e si assume la piena responsabilità delle proprie scelte: “Il grande errore è stato quello che dovevo capire meglio cosa era la Roma. Cosa rappresenta per la città, i tifosi e la stampa. E quando l’ho capito era tardi. Non ero me stesso. Mi è mancata la conoscenza, come le dicevo prima. La responsabilità per il 95% è mia“. Poi ha parlato delle critiche di Pallotta: “Ognuno è libero di dire quello che vuole. Posso essere soltanto grato a Pallotta per avermi scelto e portato a Roma. Poi il mio percorso nel calcio, compreso quello da calciatore, è fatto di 37 anni e chiunque può farsi un’idea. Buona o cattiva che sia, non importa. Posso però assicurare che ho sempre lavorato con onestà. Per me dormire tranquillo la notte è la cosa più importante“.

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Monchi e l’esultanza per la finale vinta con l’Inter nel 2020 (Ansa) – Notizie.com

Parlando del suo rapporto con Francesco Totti, Monchi ammette che la loro conoscenza è stata breve ma positiva: “Di Francesco calciatore ho conosciuto gli ultimi due mesi dove mi avete detto che lo avevo ghigliottinato (sorride, ndr). E da dirigente mi aiutato tanto“. Riguardo alla sfida tra il Siviglia e la Roma, Monchi sottolinea l’importanza di giocare secondo la propria identità: “Dopo tanti anni e sei finali vinte, posso dire che l’importante è che il Siviglia faccia il Siviglia, al di là della Roma, per la quale nutriamo un grandissimo rispetto. Abbiamo vinto con la Juventus perché non ci siamo snaturati e così contro il Manchester United. Dobbiamo essere quelli degli ultimi due mesi“.

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