Malato per un anno, ma non era vero: nei guai maresciallo aeronautica

Si finge malato e si assentava regolarmente dal lavoro, anche se non era vero nulla di tutto questo: nei guai seri un maresciallo dell’aeronautica che dovrà restituire una cifra importantissima

Nei guai maresciallo aeronautica
Aeronautica (Ansa Foto) Notizie.com

Per più di un anno aveva fatto perdere le proprie tracce. Anzi, ai suoi colleghi ed ai capi diceva di essere malato. Tanto da presentare certificati medici che ne attestavano la patologia da invalidante. Peccato che tutto questo non fosse assolutamente vero. Per mesi, infatti, ha intascato lo stipendio senza muovere un dito. Rimanere a casa e riposarsi. Oppure svolgere qualcosa di diverso invece che prestare servizio per il proprio Paese. Ora un maresciallo dell’aeronautica non la passerà assolutamente liscia visto che dovrà restituire tutto quello che ha percepito in questo periodo.

A deciderlo il Tribunale miliare che ha emesso la condanna nei confronti del 43enne. Le accuse sono gravi visto che si parla di: diserzione e truffa continuata pluriaggravata. 8 mesi e 10 giorni di reclusione, con sentenza definitiva e rimozione del grado. Successivamente è giunta anche la decisione da parte dei giudici della Corte dei conti del Lazio. A quanto pare, al ministero della Difesa, dovrà sbordare una cifra che si avvicina ai 34mila euro. La stessa che comprende sia lo stipendio incassato (quasi 23mila euro) ed anche il danno d’immagine provocato all’amministrazione.

Si finge malato per un anno, maresciallo aeronautica costretto a restituire tutto

Nei guai maresciallo aeronautica
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A smentire, una volta e per tutte, il militare ci ha pensato direttamente il suo medico di fiducia. Lo stesso che, all’inizio, aveva firmato i magistrati. Il professionista avrebbe detto ai magistrati di non aver mai firmato quei documenti né aver visto l’imputato. Le sue malattie? Lombalgia e sindrome influenzale. Ovviamente nulla di tutto questo. I suoi superiori avevano chiesto informazioni al capo infermeria su uno delle attestazioni. Nella stessa aveva specificato di non avere visitato da un bel po’ di tempo l’uomo. Un periodo che va dal settembre del 2015 all’aprile del 2017.

Dinanzi ai giudici il militare ha provato a difendersi affermando che non era stata valutata la patologia di cui era affetto. Non solo: gli era stato anche chiesto una perizia calligrafica sui certificati per dimostrare di non averli falsificati. A compilare i documenti pare che fosse stata la segretaria del medico. Una tesi che non ha convinto minimamente i magistrati. Soprattutto perché non ha le conoscenze di un medico. Una beffa non da poco per il ministero della Difesa che, scoperto l’inganno, farà pagare tutto al maresciallo.

 

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