Plusvalenze Juve, altro che penalizzazione: la proposta di Giorgetti

Plusvalenze Juventus, Giancarlo Giorgetti non è d’accordo con la penalizzazione: arriva la proposta da parte del ministro dell’Economia in merito a questa vicenda

Plusvalenze Juve, la proposta di Giorgetti
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (Ansa Foto) Notizie.com

Il 22 maggio si avvicina, sempre di più, per la Juventus. Non un giorno qualunque, ma una nuova udienza della Corte Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio. L’argomento dell’incontro è sempre lo stesso: il caso relativo alle plusvalenze. Poche settimane fa l’annullamento dei -15 punti in classifica. Anche se, nell’ambiente bianconero, regna nuovamente la preoccupazione per quanto riguarda una nuova penalità. Questa volta per quello che è accaduto l’extra-campo. Il rischio che possa essere esclusa dalle prossime competizioni europee è decisamente molto alto.

Tanto è vero che la questione è diventata anche di dominio della politica. In merito a quanto sta accadendo è arrivato anche il pensiero da parte di Giancarlo Giorgetti. L’attuale ministro dell’Economia, del governo targato Meloni, ha rilasciato delle importanti dichiarazioni durante l’evento “Vita da campioni” al Foro Italico. Un tema che, parole sue, ha ribadito essere molto delicato. Soprattutto quello che riguarda la giustizia sportiva. Per il ministro non ci sono dubbi: “Il sistema in generale deve essere ripensato. Sulla giustizia sportiva avevamo avviato un percorso in parallelo con Sport e Salute, una prospettiva di riforma. Così non funziona“. 

Plusvalenze Juventus, Giorgetti: “No alle penalità, ma a sequestro stadio

Plusvalenze Juve, la proposta di Giorgetti
Juventus (Foto LaPresse) Notizie.com

Sul tema riguardante le plusvalenze Giorgetti è stato fin troppo chiaro: “Se dobbiamo parlare economicamente e se la Juve ha fatto un falso in bilancio non capisco perché bisogna toglierle i punti. Se dovessimo ragione come l’Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza gli sequestro lo stadio visto che è l’unica squadra che ha fatto lo stadio di proprietà, gli creo un danno economico su questo. Bisogna ripensare al sistema altrimenti diventa un casino”.

 “La cosa più antipatica è che si arrivi a tifare per questo o quel giudice sportivo, siamo a livelli parossistici della vicenda. È un vero peccato perché la domanda del calcio è talmente articolata e varia che si dovrebbe fare uno sforzo collettivo per ripristinare un po’ di correttezza nei comportamenti, nei commenti”. In conclusione si sofferma sulla giustizia sportiva: “La terzietà c’è sempre ma non è possibile che i giudici sportivi vengano eletti insieme a chi vince nelle federazioni, che i presidenti poi si nominano i giudici federali. Parlo da rappresentante dello Stato, ognuno deve fare il suo mestiere”.

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