Bonomi fiducioso sul Mes: “Utilizzato per l’industria? Può essere”

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa” dove si è soffermato sul Mes. Lo stesso che potrebbe essere utilizzato per l’industria e non solo

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi (Ansa Foto) Notizie.com

Carlo Bonomi appare molto fiducioso per quanto riguarda il Mes. Lo ha ribadito lo stesso numero uno di Confindustria che ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa“. Lo stesso che potrebbe essere utilizzato anche per interventi di politica industriale. Invitando anche il governo a lavorare su questo fronte. Una idea che non vuole assolutamente mettere da parte. Anche perché ricorda che il Mes, come accordo, già esiste. Tanto è vero che sono stati versati ben 14 miliardi di euro. In questo ultimo periodo si sta parlando molto di questo argomento, ma soprattutto come “ratifica della riforma del trattato“.

Ci ha tenuto a precisare che, in in primo momento, era stato focalizzato come “Salva-Stati“. Successivamente è stato il turno degli interventi sanitari e, di conseguenza, è stato utilizzato per poter salvare le banche. Tanto è vero che un altro Paese europeo come la Germania che sta spingendo in quella direzione, per il semplice fatto che hanno un chiaro interesse. Queste sono alcune delle sue parole: “Se vogliamo avere un interesse bisogna spingere su questo punto“. Poi ha continuato dicendo: “In questo momento abbiamo bisogno di transizione. Se lo modifichiamo per orientarlo verso la transizione energetica ed ecologica, allora il governo può essere condivisibile“.

Mes, Bonomi elogia Giorgietti: “Si sta muovendo bene”

Intervista a 'La Stampa'
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi (Ansa Foto) Notizie.com

Non sono mancati i complimenti nei confronti del ministro dell’Economica, Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo starebbe lavorando bene e nella giusta direzione. Bonomi ha continuato dicendo: “Noi abbiamo bisogno e abbiamo interesse di strumenti verso la transizione energetica. L’Europa ci sta portando a transizioni importanti”. Riferendosi al green: “Solo per questo Bruxelles prevede investimenti per 3.500 miliardi, se vogliamo agganciare gli obiettivi che ci siamo dati”.

Dati che per l’Italia significano questo: “Per il nostro Paese vuol dire 650 miliardi, ma nel Pnrr ci sono tra i 60 e 70 miliardi e questo vuol dire che tutto il resto lo devono fare imprese e famiglie. Noi non li abbiamo e non possiamo permetterceli. Ma se possiamo prenderli dal Mes, perché dirci di no?”. In conclusine, il numero uno di Confindustria, fa sapere che bisogna creare una filiera per queste transizioni importanti. Una speculazione sul green ed energia che è arrivata ancor prima dell’inizio del conflitto in Ucraina. Sull’Italia ribadisce che è un Paese trasformatore e che non ha materie prime. Difficile prendere risorse dal Pnrr, altrimenti c’è il rischio indebitamento.

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