Ucraina, Fazzolari ha la soluzione per la pace e risponde alle critiche

In merito al conflitto in Ucraina sono arrivate le parole da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ 

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari (Ansa Foto) Notizie.com

Il conflitto, quello in Ucraina, che non riesce a trovare la parola “fine”. Tanto è vero che si è arrivati al giorno numero 446 di conflitto. In un accordo che è stato firmato 31 anni fa, in una intervista al ‘Corriere della Sera‘, ha ricordato che venne firmato un accordo importante: ovvero che l’Ucraina cedette le sue testate atomiche alla Russia in cambio dell’inviolabilità dei propri confini. Solamente che questo accordo perse di valore quando nel 2014 le truppe di Putin invasero alcuni territori. Fino a quando, nel 2022, non c’è stata l’inizio dell’invasione e l’attacco completo.

Queste sono alcune delle sue parole: “Loro dicono: se deponiamo le armi, tra un anno ci invadono di nuovo. D’altronde Putin ha dichiarato che vuole tornare ai confini storici della Russia. Che dovrebbero fare gli ucraini?”. Poi un messaggio ironico nei confronti dei pacifisti: “La loro riposta ipocrita non viene data. Tutti quelli che chiedono la pace dovrebbero spiegare cosa si sta suggerendo di fare in alternativa a difendersi“. La domanda posta dalla Meloni (al M5S) non si è fatta attendere: ovvero quella di arrendersi e magari cedere una parte de territorio. Una risposta che ancora il governo deve attendere.

Fazzolari su Zelensky: “La sua visita in Italia è importante per il Paese”

Intervista al 'Corriere della Sera'
Giovanbattista Fazzolari e Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Fazzolari, sempre nel corso dell’intervista, ha voluto ricordare ai critici che ci sono attualmente alcuni territori in Ucraina che sono stati invasi. Dove si continuano ad uccidere civili, deportare bambini e molte altre violenza. “In questo momento un ‘cessate il fuoco’ significherebbe lasciarli alla mercé della violenza di Putin. n cessate il fuoco è quello che chiede oggi la propaganda russa”. Quando gli viene chiesto quale sia l’unica strada giusta per la pace la risposta non si è fatta attendere: “E’ il ritiro delle truppe russe“.

In conclusione si è soffermato sull’incontro avvenuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato a Roma nella giornata di sabato dove ha incontrato Mattarella, Papa Francesco e la stessa Meloni. “Intanto ha voluto ringraziarla per il forte sostegno, cosa non così scontata. Una visita importante per il nostro Paese. Questo vuol dire che siamo considerati come uno degli Stati che contano a livello internazionale“. Poi risponde alle critiche da parte degli italiani che sono convinti che questi aiuti cominciano a costare troppo: “Forniamo riserve di armamenti che non utilizziamo. Non ci costa nulla“.

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