Piantedosi promuove il ‘riconoscimento facciale’ e annuncia novità su agenti in città

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Libero”. Si è soffermato su vari argomenti importanti

Intervista al quotidiano "Libero"
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi (Ansa Foto) Notizie.com

Anche nel corso dell’intervista a ‘Libero‘ il ministro Matteo Piantedosi ha spiegato che il rapporto con il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, è totale. Tanto da condividere progetti importanti come la sicurezza dei trasporti. Senza dimenticare il rapporto con i sindaci dove ha affermato di averli incontrati in più di una occasione. Fino a quando non sono state realizzate delle importanti operazioni interforze ad “alto impatto” in alcune città metropolitane importanti del nostro Paese. Poi si è soffermato su alcuni dati, ovvero quanti operatori di polizia sono stati impegnati in queste attività: un numero che supera i 20mila operatori (per la precisione 21.042).

In merito a questi dati ha precisato: “Con questi risultati concreti e misurabili ci sono 180.466 persone controllate, 457 arrestati, 2.411 denunciati, 519 stranieri espulsi, 275 misure di prevenzione personale adottate. Se è vero che le statistiche fanno registrare delle flessioni, i reati sono ancora troppi e non dobbiamo sottovalutare la percezione di insicurezza dei cittadini”. Senza dimenticare i tantissimi casi di violenza sessuali che si sono registrati in alcune città. In particolar modo Milano: “Alla percezione di insicurezza contribuiscono i numerosi casi di violenze sessuali denunciati negli ultimi tempi a Milano: “Nella stazione centrale, nel primo quadrimestre di quest’anno l’indice di delittuosità è sceso del 3,7%. Le violenze sessuali sono diminuite del 24%“.

Piantedosi su violenze sessuali: “Cittadini preoccupati, ma credano in istituzioni”

Intervista al quotidiano "Libero"
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi (Ansa Foto) Notizie.com

A Milano e non solo sale, sempre di più, la preoccupazione da parte dei cittadini che hanno paura di possibili aggressioni. Sa bene della loro preoccupazione, ma allo stesso tempo il ministro invita loro ad avere più fiducia nelle istituzioni. Poi ha ricordato: “Siamo riusciti ad assicurare alla giustizia la totalità degli autori di questi gravi episodi grazie all’intensificazione dei servizi“. Fontana, però, invita a non mollare ed, allo stesso tempo, a fare molto di più.

In conclusione Piantedosi ammette: “Si deve fare di più. E faremo di più. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Un ruolo determinante lo hanno anche gli enti territoriali che devono fermare questi fenomeni criminali. Noi stiamo fornendo loro tutto il nostro sostegno, anche con crescenti risorse finanziarie per la sicurezza urbana”. Sul riconoscimento facciale è favorevole: “Nessuno vuole vivere sotto l’occhio di un ‘Grande Fratello’. Una innovazione tecnologica che offre sicurezza ai cittadini“.

Impostazioni privacy