Ucraina, possibili negoziati in vista tra Kiev e Mosca? In merito a questa clamorosa indiscrezione sono arrivate le parole da parte di Henry Kissinger 
La cosa certa fino a questo momento, da 439 giorni a questa parte, è che il conflitto in Ucraina sta continuando. Così come continuano gli attacchi ed i bombardamenti da parte delle forze russe in alcune parti del Paese orientale. I militari di casa respingono gli attacchi e rispondono al fuoco. Il numero dei soldati uccisi (e soprattutto dei civili innocenti) aumenta sempre di più. Una situazione oramai diventata a dir poco insostenibile. Di un imminente negoziato non se ne sta affatto parlando. Anzi, da entrambe le parti pare che non ci sia alcuna voglia di intavolare una possibile trattativa.
Anche se, nelle ultime ore, sono arrivate delle importanti dichiarazioni da parte di un ex segretario di Stato. Stiamo parlando di Henry Kissinger che, per un bel po’ di anni, ha assunto questo ruolo per gli Stati Uniti D’America. Nel corso di una intervista che ha rilasciato all’emittente televisiva “CBS News” si è soffermato sulla possibilità che tra i due Paesi possano essere avviati dei negoziati. A quanto pare questa opzione non è assolutamente da scartare. Anzi, lo stesso Kissinger ipotizza che tutto questo può avvenire tra pochi mesi. Si potrebbe trattare davvero di una clamorosa svolta su questo conflitto, iniziato il 24 febbraio dello scorso anno.
Ucraina, possibili negoziati tra Kiev e Mosca? Ecco quando per Kissinger
Per Kissinger, l’attuale momento di crisi che sta attraversando il Paese invaso, sta per avvicinarsi ad un possibile punto di svolta. Tanto è vero che si sta parlando, addirittura, di possibili negoziati. Nel corso dell’intervista ha citato anche la Cina. Il Paese asiatico è entrato nel negoziato e potrebbe dare una grande mano. Anche perché, tutto questo, si potrebbe verificare anche entro la fine di quest’anno. Nei prossimi mesi, quindi, potrebbero esserci delle novità importanti per i paesi strettamente coinvolti in questo conflitto.
In conclusione ha annunciato che son o pronti a parlare di processi negoziali e persino di negoziati reali. Poi ha voluto fare un chiaro esempio: “Nel caso in cui un presidente dovesse venire da me e mi dicesse di volare a Mosca per parlare con Putin? Sarei propenso a farlo. In quel caso, però, sarei un consigliere, non una persona attiva“.
