Senato, Sgarbi non ha dubbi: “Palazzo Madama come Sanremo”

75mo anniversario del Senato, per il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, non ci sono dubbi: “Palazzo Madama proprio come il Festival di Sanremo”

Parla Sgarbi sulla festa del Senato
75mo anniversario del Senato (Ansa Foto) Notizie.com

Nella giornata di ieri si stavano effettuando le prime prove di quello che sarebbe stata la grande festa di oggi. Per il 75mo anniversario del Senato della Repubblica, il governo ha deciso di far cantare l’inno di Mameli ad una voce storica del nostro Paese. Stiamo parlando di Gianni Morandi. Il bolognese ed ultimo co-conduttore dell’ultimo Festival di Sanremo non ci ha pensato su due volte ed ha accettato molto volentieri l’invito. Tanto è vero che, sempre nella giornata di ieri, è stato ripreso dalle telecamere mentre effettuava le prove. Insieme a lui, a cantare proprio l’inno di Mameli, il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Quest’ultimo accompagnato da alcuni collaboratori.

Nelle ultime ore c’è stata l’emozionante cerimonia. Come potete notare dall’immagine in alto erano presenti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni ed altri membri del governo attuale. Tra i presenti anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Quest’ultimo ha voluto raccontare quello che è accaduto, pochi istanti fa, all’interno del Palazzo Madama. Momenti emozionanti che porterà sempre nel cuore. Tanto da paragonare il Senato alla famosa kermesse italiana come il Festival di Sanremo. Soprattutto per l’armonia e la voglia di partecipare nel cantare il salmo del nostro Paese.

75mo anniversario Senato, Sgarbi lo paragona al Festival di Sanremo

Parla Sgarbi sulla festa del Senato
Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo è stata emanata una nota che porta la firma proprio del critico d’arte. Quest’ultimo, infatti, si è voluto soffermare soprattutto sull’importante presenza da parte del cantautore romagnolo. Queste sono state alcune delle sue parole: “È stato più facile far cantare Gianni Morandi durante una solenne e ufficiale celebrazione per il 75esimo anniversario del Senato della Repubblica che accogliere alla Scala Paolo Conte“.

Sulla cerimonia non ha avuto alcun dubbio: “Se si può chiamare tale la possiamo definire come affettuosa e nostalgica, ma con una abbastanza inquietante distrazione dalle forme“. In conclusione ha ribadito: “La forma nelle cerimonie è tutto. E risultava anomalo che al
posto dei banchi del Governo vi fossero le chitarre dell’orchestra di Morandi“.

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