Importante svolta comunicativa per quanto riguarda Giorgia Meloni. Palazzo Chigi nei giorni scorsi è diventato un vero e proprio set.
L’arrivo di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione. La prima novità è stata la decisione da parte del premier di dare vita a suo diario per raccontare ai cittadini settimanalmente le decisioni prese dal governo. Un format assolutamente inedito e che da subito ha riscontrato parere positivo da parte degli italiani.
Le novità, però, non sono assolutamente finite qui. Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un nuova svolta comunicativa da parte di Giorgia Meloni. Il premier ha fatto diventare Palazzo Chigi un vero e proprio set per raccontare nei dettagli come si svolge un Consiglio dei ministri. Un qualcosa di inedito e che ha come obiettivo sicuramente quello di far vedere agli italiani cosa succede durante uno degli appuntamenti cruciali anche per la resistenza del governo.
Palazzo Chigi diventa un set: decisivo il confronto tra il premier e il ‘guru’ della comunicazione
La decisione di far diventare Palazzo Chigi un set è stata presa dal premier Meloni dopo un confronto con il suo staff e, in particolare, il guru della comunicazione Tommaso Longobardi. C’era lui dietro la telecamera che ha ripreso passo passo un Consiglio dei ministri fondamentale per rilanciare il mondo del lavoro.
Si è deciso, quindi, di fare un video e raccontare nel dettaglio i provvedimenti oltre che naturalmente aprire per la prima volta, anche se in modo virtuale, le porte di Palazzo Chigi agli italiani.
Longobardi: “Ecco come è nato questo format”
“La decisione l’abbiamo presa quella mattina stessa dopo una chiacchierata con il premier – ha spiegato Longobardi a La Stampa – sicuramente per me non esiste un luogo più iconico della sede del lavoro del presidente del Consiglio per raccontare le misure che vengono prese dal governo“.
Il ‘guru’ della comunicazione del primo ministro in questa breve intervista si è anche soffermato su come è cambiata l’immagine di Giorgia Meloni da quando è arrivata a Palazzo Chigi: “Il linguaggio è diventato più istituzionale, ma il premier non ha mai perso la sua originalità e spontaneità”.
