Governo, taglio cuneo fiscale: quali sono le mosse della Meloni

Governo, tutte le informazioni possibili sul taglio del cuneo fiscale: quali sono le mosse che Giorgia Meloni sta per applicare?

Taglio cuneo fiscale
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Il primo maggio è finalmente arrivato. Una festa per i lavoratori, non per il governo targato Giorgia Meloni. Nella giornata di oggi, infatti, ci sarà il Consiglio dei ministri. Verranno trattati temi molto importanti. Tra questi il decreto che porterà dei grossi benefici nei confronti dei lavoratori. Soprattutto in termini economici: si tratta, infatti, di ben 100 euro in più nelle tasche dei lavoratori. Anche se non si tratta di una mossa definitiva, ma temporanea. Infatti durerà dal mese di luglio fino ad arrivare a dicembre. Successivamente dovrà essere rifinanziato.

Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi aumenterà di altri quattro punti. Dal primo luglio 2023 al 30 novembre 2023 la misura dell’esonero salirà dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35 mila euro. Dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25 mila euro. In molti si stanno chiedendo cosa siano questi 100 euro in più in busta paga. Non si tratta altro che del combinato disposto di due tagli delle tasse sul lavoro. Basti pensare che, fino a questo momento, i redditi fino a 25mila euro lordi hanno ricevuto un beneficio medio di 41,25 euro mensili. Grazie agli interventi dell’ex governo targato Mario Draghi.

Taglio cuneo fiscale, le mosse del governo Meloni: le ultime

Taglio cuneo fiscale
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Questione busta paga: con lo sconto di altri 4 punti si andrebbero ad aggiungere 54,87 euro. Per un totale di 96,03 euro al mese. Un taglio che varrà solamente per cinque mesi. Questa è la misura prevista nell’ultima bozza (decreto lavoro articolo 34). E’ stato messo uno stanziamento di 4,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda i redditi più bassi, invece, si passa dal 3 al 7%. Quelli fino a 35mila euro il vantaggio aumenta fino al 6%. I lavoratori dipendenti avranno 98 euro in più in busta paga. Il beneficio attuale è di 32 euro mensili. A dicembre si tornerà al taglio del cuneo del governo Draghi mentre i lavoratori usufruiranno della 13ma. Il prossimo anno, poter replicare queste misure, costerà intorno ai 12-13 miliardi.

Quali sono gli altri tagli? Ricordiamo che lo scorso anno, la legge di bilancio, aveva introdotto l’esonero di 0,8 punti percentuali per chi guadagnava 35 mila euro annui. Con il decreto ‘Aiuti bis’ di Draghi sono stati destinati altri 1,7 miliardi di euro. Aumentando di altri due punti percentuali il taglio. Quello che c’è attualmente è stato introdotto dalla legge di bilancio del 2023. Uno sgravio che è fissato a 2 punti percentuali per redditi inferiori al limite retributivo mensile di 2.692 euro. A 3 punti, invece, per quelli inferiori al limite mensile di 1.923 euro. Il cdm di oggi potrà risolvere questa situazione che riguardano gli sgravi fino al 2024.

Le novità, però, non sono affatto finite qui: i lavoratori con figli potranno avere 3mila euro, Riguardano i fringe benefit dell’azienda. Non tassabili. Si tratta di contributi assegnati ai dipendenti ed erogati in forme diverse dal denaro che però compaiono nelle buste paga. Questa è una delle novità che è stata annunciata da parte del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

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