25 Aprile, Meloni: “Noi incompatibili con qualsiasi nostalgia del fascismo”. Le reazioni a destra e a sinistra

Il 25 aprile sia “un momento di ritrovata concordia nazionale nel quale la celebrazione della nostra ritrovata libertà ci aiuti a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia”. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affida al Corriere della Sera, in occasione della sua prima festa della Liberazione come capo del Governo. Le reazioni del centrodestra e del centrosinistra.

Con una lunga lettera al Corriere della Sera, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affida le proprie riflessioni in occasione della sua “prima volta” come capo del Governo per la ricorrenza delle celebrazioni del 25 aprile, festa di Liberazione.

25 Aprile, la premier Meloni all'Altare della Patria
25 Aprile, la premier Meloni all’Altare della Patria, foto Ansa

Frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane senza dubbio, l’affermazione dei valori democratici, che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana”, Dal 25 aprile, continua la premier, in Italia è nata “una democrazia nella quale nessuno sarebbe disposto a rinunciare alle libertà guadagnate. Nella quale, cioè, libertà e democrazia sono un patrimonio per tutti, piaccia o no a chi vorrebbe che non fosse così. E questa non solo è la conquista più grande che la nostra Nazione possa vantare ma è anche l’unico, vero antidoto a qualsiasi rischio autoritario“. Aggiunge ancora il capo del Governo “Noi incompatibili con qualsiasi nostalgia del fascismo”.

25 Aprile, Meloni: “Noi incompatibili con qualsiasi nostalgia del fascismo”. Le reazioni a destra e a sinistra

https://youtu.be/uY-KbyjssIc

Per questo, prosegue Meloni nella lettera al quotidiano che tocca diversi temi “Non comprendo le ragioni per le quali, in Italia, proprio fra coloro che si considerano i custodi di questa conquista vi sia chi ne nega allo stesso tempo l’efficacia, narrando una sorta di immaginaria divisione tra italiani compiutamente democratici e altri; presumibilmente la maggioranza a giudicare dai risultati elettorali; che pur non dichiarandolo sognerebbero in segreto un ritorno a quel passato di mancate libertà”. Ma quali sono state, nel centrodestra e nel centrosinistra le reazioni, attese,  all’intervento del presidente del Consiglio?

Gli italiani che hanno a cuore la difesa della libertà e della democrazia si riconoscano nel messaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che oggi rinnova l’invito a celebrare la ricorrenza del 25 aprile come un momento di unità nazionale e non di divisione, in difesa delle conquiste di quei valori, che sono patrimonio di tutti, e che rifiutano ogni forma totalitarismo. Il 25 aprile l’Italia si liberò dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista, unendo tutte le forze liberali, cattoliche e democratiche. Lo stesso spirito deve accomunarci oggi nelle nuove sfide che il mondo ci pone. A cominciare dalla guerra in Ucraina, scatenata dall’invasione delle truppe russe. Il sostegno al popolo di Kiev non può essere messo in discussione da ciechi calcoli di parte: abbiamo il dovere di difendere la libertà e la democrazia ovunque siano messe in pericolo”. Queste le parole del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.

25 Aprile, il ministro Tajani alle Fosse Ardeatine: “Questa festa non deve essere divisiva”

https://youtu.be/ljc8qo7Rbt8

Siamo qua perche’ questa e’ la commemorazione della Liberazione dal nazifascimo. E questo e’ il luogo dove i caduti hanno riscattato il nome dell’Italia. Non e’ il luogo dove fare polemiche ma dove difendere i valori e rispettare il dolore delle famiglie”. Queste invece le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo aver deposto la Corona d’alloro alle Fosse Ardeatine per la festa della Liberazione, e ha poi aggiunto “Questa festa non deve essere divisiva. Sono persone cadute per l’Italia e per riscattare l’onore del nostro Paese . La liberta’ e’ un valore che non puo’ conoscere frontiere o divisioni di parte. Abbiamo il dovere di difenderla ogni giorno con la nostra azione e le nostre scelte, anche con quello che insegnano ai nostri figli”.

25 Aprile, il ministro Crosetto: “L’idea di libertà da sola non basta non si alimenta in virtù di semplici principi etici”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto
Il Presidente della Repubblica e il ministro della Difesa Crosetto, foto Ansa

Il ministro della Difesa Guido  Crosetto nel ricordare il valore della libertà e della pace in occasione del 25 aprile punta l’attenzione all’attualità: “L’idea di libertà da sola non basta non si alimenta in virtù di semplici principi etici; ha bisogno di azione, di persone, di cittadini che ne condividano il valore profondo, che la facciano vivere e la difendano quando è minacciata. Sono parole che ho avuto modo di pronunciare di fronte ai Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche, Partigiane e d’Arma, nella giornata di ieri, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. E conclude: “Voi, per primi, siete i custodi di quella libertà e i protagonisti, silenziosi ma immancabilmente presenti, della sua difesa. Grazie, a nome di tutti gli italiani. E buon 25 aprile“.

Le reazioni nel centrosinistra alla lettera della premier Giorgia Meloni

Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, cultura, culture, memoria delle segreteria demE’ evidente che permane una grave reticenza che non è superata dalle parole. Se i conti la destra italiana li ha fatti da tempo come è possibile che un provocatore seriale sia ancora presidente del Senato? La presidente Meloni ribadendo la sua incompatibilità con qualsiasi nostalgia non è riuscita neanche questa volta a definirsi antifascista”, ha detto  commentando l’intervento del presidente del Consiglio. Per il leader di Azione Carlo Calenda invece “da parte della premier Giorgia Meloni, sul 25 aprile, possiamo discutere se poteva usare parole diverse ma io credo che oggi tutti ci riconosciamo nella libertà ottenuta con la sconfitta del nazifascismo ad opera della Resistenza. Va fatto uno sforzo da parte di tutti, invece di sottolineare le divisioni, per cercare di rimetterle insieme”. Secondo il sindaco di Milano, Beppe Sala, la lettera della presidente del Consiglio “Non aggiunge assolutamente nulla. Invece camminare in mezzo alla gente è qualcosa che fortifica la comunità e abbiamo bisogno di fortificare la comunità”, dice al termine della deposizione delle corone che celebrano la città come Medaglia d’oro della Resistenza, parlando dell’atteggiamento del governo nei confronti del 25 aprile.

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