Cdm, nuovo incarico per Brunetta: annuncio ufficiale

Nel Consiglio dei ministri, che si è svolto nella giornata di ieri, arriva la notizia ufficiale del nuovo incarico che vede come protagonista Renato Brunetta

Brunetta nuovo presidente del Cnel
Renato Brunetta (Ansa Foto) Notizie.com

Nella giornata di ieri, giovedì 20 aprile, si stava iniziando a diffondere la notizia che arrivava dall’ultimo Consiglio dei ministri. La stessa che riguardava il noto personaggio politico inquadrato in foto. Stiamo parlando di Renato Brunetta. Per il politico arriva un nuovo ed importante ruolo. A quanto pare è stato nominato come presidente del Cnel (Consiglio Nazionale dell’economia e del Lavoro). Un nuovo incarico, quindi, per l’ex ministro della Pubblica amministrazione. Prenderà il posto dell’attuale numero uno del Cnel, Tiziano Treu.

Ricordiamo che aveva assunto il ruolo di ministro della P.a sia nel governo Silvio Berlusconi che in quello di Mario Draghi. Anche se, a dire il vero, il suo è un clamoroso ritorno al Cnel visto che, in passato, era stato già consigliere. Un ruolo che aveva ricoperto per alcuni anni. Durante il Consiglio dei ministri, su proposta della premier Giorgia Meloni, si è deciso per la sua nomina. A comunicare il tutto ci ha pensato direttamente Palazzo Chigi con una nota ufficiale sul proprio sito.

Cdm, Brunetta nuovo presidente del Cnel

Brunetta nuovo presidente del Cnel
Renato Brunetta (Ansa Foto) Notizie.com

Una decisione che arriva al termine della riunione del Governo. Come riportato in precedenza il 72enne, economista ed ex professore universitario, ha guidato il dicastero prima con il ‘Cavaliere’ e poi con l’ex banchiere. Dopo la caduta del governo (dove aveva assunto anche il ruolo di eurodeputato e deputato) aveva deciso di non ricandidarsi più. Secondo quanto disposta da una legge del 2014, pare che l’incarico al Cnel dovrebbe essere a titolo gratuito.

Un emendamento del governo al decreto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (in discussione al Senato) consente fino al 2026 ai pensionati di ricoprire delle cariche di vertice nella Pubblica amministrazione. Non solo: anche quello di essere retribuiti nel farlo (come dice la legge Madia).

 

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