In merito alla vicenda che vede come protagonista il Terzo Polo, anche l’esponente di Italia Viva, Raffaella Paita, ha voluto ribadire il proprio pensiero. In una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”
Anche Raffaella Paita ha cercato di fare un po’ di chiarezza in merito a quanto sta accadendo all’interno del Terzo Polo. Anche se, a dire il vero, non c’è bisogno di alcun tipo di presentazione visto che è sotto l’occhio di tutti quello che sta accadendo. Carlo Calenda e Matteo Renzi sono pronti a prendere due strade completamente diverse. Tanto è vero che è stato confermato, in più di una occasione, l’addio tra le due parti. In merito a questa vicenda molti esponenti, sia di Azione che di Italia Viva, hanno voluto dire la loro. Proprio come ha fatto la politica inquadrata in foto. La stessa che ha deciso di affidare il proprio pensiero ai microfoni del noto quotidiano “La Repubblica“.
Ci ha tenuto a ribadire che, in ogni caso, la porta rimarrà comunque aperta e che potrebbero cambiare anche gli scenari all’ultimo minuto. La speranza che questo progetto politico, che ha trovato d’accordo l’ex candidato sindaco ed il fiorentino, non tramonti del tutto. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Non ci sono ragioni politiche che giustifichino questa rottura, ci sono solamente ragioni di carattere tecnico che però erano in via di risoluzione“. In merito alla questione economica e la Leopolda fa sapere: “Noi abbiamo proposto di dividere il 50% delle risorse. Leopolda ? Rappresenta una bella manifestazione dal punto di vista politico“.
Caos Terzo Polo, la Paita fa chiarezza
Il post, pubblicato sull’account ufficiale dello stesso Calenda, ha spiazzato completamente gli esponenti di Italia Viva. Tanto è vero che, nella giornata di ieri, le riunioni programmate sono saltate. L’obiettivo è quello di ripartire con delle trattative. Anche se la situazione, come riportato in precedenza, non è affatto delle migliori. La speranza della Paita è che si possano valutare le conseguenze negative che questa interruzione potrebbe comportare. “Noi lasciamo aperto lo spazio, le divergenze possono esse: re-superate, penso che la politica debba prevalere su tutto“.
Renzi ha sempre ribadito che puntava al progetto riformista alle Europee del 2024. Nelle giunte dove ci sono esponenti del Terzo Polo la situazione non cambia. Soprattutto in alcuni comuni prossimi alle elezioni e dove il Terzo Polo sostiene lo stesso candidato la Paita fa sapere: “Andiamo avanti con convinzione: è il caso ad esempio in Liguria di Camogli e di Sarzama“.
