Coldiretti, Prandini sbotta: “Ci boicotta”, ora è polemica

Coldiretti non ci sta e decide di alzare la voce. Lo fanno con un comunicato che è stato emanato in rete: “Ci boicotta”, non sono mancate le polemiche 

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Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini (Ansa Foto) Notizie.com

Questa volta Coldiretti non ci sta. Tanto è vero che è stata emanata una nota in cui l’associazione si è sentita chiamata in causa. Tanto è vero che, con un comunicato, hanno deciso di scagliarsi contro il noto social network Facebook. Il motivo? A quanto pare hanno deciso di censuare la campagna contro i cibi sintetici. Tanto da boicottare la raccolta firme a sostegno della conversione del disegno di legge. Con l’obiettivo di fermare gli alimenti fabbricati in laboratorio. Soprattutto in assenza di garanzie che riguardano la sicurezza alimentare ed ambientale. Una denuncia che, successivamente, ha fatto molto rumore e scatenato un bel po’ di polemiche.

Il noto social, infatti, ha deciso di rimuovere il manifesto informativo. Lo stesso che era stato realizzato per poter conoscere le ragioni della raccolta di firme. Queste sono alcune delle parole che sono state pubblicate in rete da parte dell’associazione: “Secondo Facebook il manifesto disinformerebbe poiché definisce i cibi ottenuti in laboratorio come sintetici mentre si tratterebbe di “carne coltivata“. Il rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale fa sapere che il termine “cibi sintetici” è utilizzato in ambito accademico. Anche se la definizione più chiara è “cibo a base cellulare“.

Coldiretti contro Facebook: “Ci boicotta”

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Coldiretti contro Facebook (Ansa Foto) Notizie.com

La stessa Coldiretti, fa sapere, che in questo caso c’è il serio rischio di poter ingannare i cittadini. Visto che quella ottenuta in laboratorio, per la stessa associazione, non si tratta né di carne e che non è nemmeno coltivata. Una mossa, quella del social network, che non solo li ha spiazzati ma li ha enormemente delusi. “Ci stanno boicottando e questo non lo accettiamo“. Non è assolutamente da escludere che possa arrivare anche una risposta da parte del social.

In conclusione, la Coldiretti, ci ha tenuto a ribadire (in merito ad un documento stilato proprio dalla Fao/Oms): “Aspetti della sicurezza alimentare del cibo a base cellulare dovranno essere discussi e poi approvati dal Parlamento. Coldiretti ha raccolto mezzo milione di firme di cittadini, in oltre 2mila comuni. Una mobilitazione che ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo“.

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