E’ un vero e proprio allarme quello fatto scattare dal Questore di Roma Belfiore che ha parlato dei problemi che ci sono nella Capitale.
Si tratta di parole davvero preoccupanti quelle che nelle scorse ore sono state rese note proprio dal Questore di Roma, Carmine Belfiore a proposito della qualità della vita della Capitale che mette sempre di più in affanno e non fa davvero dormire sonni tranquilli i cittadini.
“La Capitale è invasa dalla droga: c’è una grandissima richiesta e di conseguenza una variegata offerta. Poi riscontriamo una maggiore facilità a ricorrere all’uso… , l’escalation di omicidi, tentati omicidi, gambizzazioni, sequestri di persona” sono queste le parole del Questore che non ha mai smesso di lavorare sodo, fin dal giorno del suo arrivo avvenuto lo scorso 5 Dicembre da San Vitale.
Insomma un momento che richiede molta attenzione, considerando anche il fatto che i temi di cui ha parlato Belfiore stesso non sono per niente da sottovalutare e possono interessare qualsiasi zona della Capitale stessa: ma le sue parole non sono finite qua.
Questore Belfiore non molla e lavora sodo per salvaguardare la Capitale.
“I fatti delittuosi ci sono stati e sono stati brutti, sotto tutti i punti di vista, al di là dell’aspetto cruento in se stesso. Però questi episodi nella quasi totalità, tranne gli ultimi, non sono legati tra di loro. Sono molto spesso fatti estemporanei. Mi riferisco alle tre prostitute uccise, alle quattro donne che stavano partecipando a una riunione di condominio, all’avvocatessa che aveva deciso di interrompere la relazione con l’ex fidanzato o ai due soci che avevano avuto contrasti nella gestione dei locali” ha rivelato sempre il Questore di Roma nella sua intervista per il Messaggero e ancora: “Purtroppo questi sono episodi imprevedibili, perché non si può sapere cosa passa nella testa delle persone. Gli ultimi episodi, invece, mi riferisco ad alcune gambizzazioni e alcuni omicidi, sembrerebbero avere una valenza criminale significativa”.
Delle parole davvero importante le sue che fanno capire come lui e il suo gruppo di lavoro stia facendo il possibile per potere correre ai ripari e garantire il massimo della sicurezza per chi vive nella Capitale e prescindere dalla sua zona di residenza.
E se da un lato le brutte notizie sono all’ordine del giorno, dall’altro è anche corretto sottolineare come il suo lavoro sia cominciato fin dal primo giorno, quel 5 Dicembre in cui è arrivato a Roma: la speranza è che prima o poi la situazione possa del tutto normalizzarsi.
