Milano-Cortina, Malagò: “Cabina regia governo? Siamo su strada giusta”

Milano-Cortina 2026, il numero uno del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato delle importanti dichiarazioni direttamente da Roma 

Giovanni Malagò
Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò (Foto LaPresse) Notizie.com

A margine della celebrazione dei 75 anni di Anaoai, alla sala Zuccari al Senato, Giovanni Malagò si è intrattenuto a parlare con i giornalisti. Il presidente del Coni ha risposto a varie domande su alcuni temi molto importanti. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Cabina di regia? Molto importante. Oramai c’è un ampliamento di rappresentanti del governo e di tutti i dicasteri che sono coinvolti. Secondo me sono dell’idea che i due coordinatori, Andrea Abodi e Matteo Salvini, la convochino due volte al mese fa capire come si è dato tutta una accelerata. Diciamo che siamo sulla strada giusta.

Voi sapete che l’Host City Contract e lo statuto prevede che chi deve definire il master plan, che mi sono permesso di suggerire va assolutamente chiuso. Cioè i luoghi dei siti della gare sarà il consiglio di amministrazione della fondazione, dove peraltro sono rappresentati i soci fondatori del mondo dello sport olimpico e paralimpico e membri del CIO. La prossima settimana, il 18 aprile, ci sarà il Cda. Quindi saranno prese le decisioni ed il CIO le verificherà. E’ in arrivo il presidente Thomas Back per una visita in Italia. Ovviamente per verificare l’andamento dello stato dei lavori. Credo che questo sia stato un passo in avanti molto positivo”.

Milano-Cortina, Malagò: “Ipotesi Torino? Vi dico la mia

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Il numero uno del Coni, Giovanni Malagò (Foto LaPresse) Notizie.com

Ipotesi Torino? Se adesso ti dicessi una cosa sarebbe sbagliata nei confronti del Cda dove verranno fatte delle proposte sulla base degli elementi comparativi. Vedo molte persone che rappresentano il mondo politico. Torto o ragione, ognuno si comporta nel modo in cui crede. Io, da presidente della fondazione, sulla base degli elementi comparativi, vorremmo questa proposta. Se io dicessi sì, sarebbe una cosa inelegante nei confronti dei miei colleghi. Se dicessi ‘no’ non sarebbe una cosa giusta“.

In conclusione: “Ipotesi vendita del Clin dello stadio di Venezia? Mi ha colpito. Oggettivamente sono appassionato di arte. Non bisogna fare paragoni sbagliati come la piazza di Trevi. Su questo non ho commenti. Certo è che nella vita bisogna fare spesso di necessità virtù, però secondo me è un problema che riguarda i cittadini di Venezia e non quelli di Roma“.

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