Morta avvelenata per un mix di farmaci, a distanza di molto tempo c’è stata la clamorosa svolta nelle indagini da parte dei carabinieri. Gli ultimi aggiornamenti a riguardo 
Il tutto accadde il 31 ottobre di due anni fa. Quando la città di Bologna rimase completamente sotto shock per via della notizia della morte di una donna. In zona Murri gli uomini del personale sanitario trovarono una donna completamente priva di sensi. Le sue condizioni non erano affatto delle migliori. Tanto è vero che, poco dopo, il cuore della vittima smise di battere per sempre. Successivamente vennero avviate le prime indagini del caso da parte del medico-legale. Lo stesso che, successivamente, confermò che la donna era stata uccisa grazie ad una dose di farmaci letali che le erano stati somministrati.
A distanza di molto tempo c’è stata la clamorosa svolta nelle indagini. A finire in manette è il marito. Un noto medico della zona di 64 anni che è stato arrestato, nelle ultime ore, da parte dei carabinieri romagnoli. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla, appunto, di omicidio. Per i reati di peculato e detenzione illecita di farmaci psicotropi. A perdere la vita sua moglie, una donna di 62 anni, che è deceduta per via della somministrazione dolosa da parte del marito di due farmaci. Successivamente si è scoperto che si trattavano di benzodiazepina e un anestetico ospedaliero.
Bologna, uccise la moglie con mix di farmaci letali: in manette il marito
Non è finita qui visto che, durante l’inchiesta, i carabinieri locali avevano effettuato anche un’altra scoperta. Ovvero che, anni prima dell’omicidio, la donna era stata vittima di altre somministrazioni di farmaci. A sua insaputa che prevedevano il benzodiazepine. Per gli inquirenti, all’epoca, non c’erano mai stati dubbi: a darglieli era stato il marito che aveva agito in quel modo.
Anche se, questi episodi, non vennero mai denunciati. A quanto pare questi farmaci avevano causato alla donna non pochi problemi. In particolar modo malessere e narcolessia. Tanto è vero che si verificarono vari episodi del genere. Dopo che gli è stata notificata la misura cautelare, i militari dell’arma si sono presentati fuori casa dell’uomo e lo hanno arrestato. Portato in caserma per l’interrogatorio, successivamente si sono aperte le porte del carcere.
