Tarantino attacca i critici: “Credevo fossero dei cogl**ni, invece sono solo tristi!”

Durante la presentazione del suo nuovo libro di critica cinematografica, Tarantino ha attaccato duramente la categoria dei critici.

Negli scorsi giorni abbiamo parlato di come Tarantino stia di fatto abbandonando il ruolo di regista cinematografico, ma la recente presentazione di Cinema Speculation, il suo nuovo libro di critica cinematografica, testimonia come Quentin non abbia intenzione di abbandonare il movimento cinematografico nella sua accezione più ampia.

Quentin Tarantino, Notizie.com

Il regista di Pulp Fiction è approdato in Italia per promuovere anche nel bel paese la usa nuova avventura nel mondo della critica e, durante la chiacchierata con Antonio Monda –  scrittore e docente al Film and Television Department della New York University – ha come al solito regalato spettacolo al numeroso pubblico presente al Teatro Grande di Brescia. 

Tarantino all’attacco

Il libro, pubblicato da La nave di Teseo (464 pagine, 20 euro), è sostanzialmente una raccolta delle pellicole statunitensi che hanno segnato maggiormente il giovane Quentin durante la sua formazione culturale, ma, oltre a questo elenco di capolavori, Tarantino nel libro si rivolge con toni piuttosto polemici nei confronti dei critici: “Guardavano dall’alto al basso film che davano delle emozioni e registi che, al contrario di loro, capivano che cosa voleva il pubblico. Da ragazzo che amava il cinema e pagava il biglietto per vedere cose di qualunque tipo, pensavo che fossero degli spregevoli cog**oni. Oggi, più vecchio e più saggio, mi rendo conto quanto dovessero essere tristi. Scrivevano come uno che odia la propria vita, o almeno il proprio lavoro”.

Tarantino a Brescia per la presentazione del libro, Notizie.com

Monda domanda poi al regista statunitense se le voci che vedono il suo ultimo attesissimo film incentrato su un critico cinematografico siano vere e Tarantino conferma, smentendo tuttavia l’ipotesi avanzata da Variety che la pellicola sarà ispirata alla vita di Pauline Kael, celebre critica cinematografica del secondo novecento: “Assolutamente no, è una ricostruzione di fantasia di Variety”. Durante la conversazione, si è anche arrivati a parlare della nuova tendenza al politicamente corretto intrapresa da Hollywood che forse, secondo Monda, impedirebbe di girare film come Cane di Paglia o Mucchio Selvaggio, ma Tarantino risponde celere: “Io potrei farlo! Lo puoi fare. Devi solo fare due cose, la prima è farlo, la seconda è fregartene di quello che dicono e pensano gli altri”.

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