Il provvedimento, grazie al quale il governo aveva ricevuto la fiducia, adesso passa all’esame in Senato

Superbonus c’è il primo via libera alla Camera. In prima lettura del decreto legge sul recupero dei crediti fiscali, c’è stato il voto favorevole alla Camera dei Deputati con 172 voti favorevoli e 114 voti contrari, con un astenuto. E’ un provvedimento che avrà la sua utilità e da non dimenticare che la scorsa settimana su questo argomento il governo aveva incassato la fiducia.

Ora il tutto passa ora all’esame del Senato in seconda lettura e tanti imprenditori potranno iniziare l’iter per recuperare i soldi spesi chi da due anni chi anocra di più. “Il Superbonus 110%, che veniva presentato come ‘un investimento che si autoripaga’, ‘un moltiplicatore a costo zero’ e ‘un volano per l`economia’ si è rivelato oggi un fardello sulle spalle dello Stato e generato fenomeni speculativi“, a dirlo è stata Martina Semenzato di Noi Moderati durante la sua dichiarazione di voto sul dl Superbonus.

“Il Superbonus per come è stato prospettato è stato un grave errore”

Non sono mancate le polemiche durante la dichiarazione di voto sul Superbonus, soprattutto dall’opposizione. Il M5S ha cercato di mantenere il punto e provare a difendere il provvedimento adottato un anno e mezzo fa, altri hanno cercato di dare una spiegazione plausibile, mentre altri ancora aspramente criticato il Superbonus in quanto tale.

“Siamo sempre stati contro il Superbonus 110%: non esistono pasti gratis, non esistono ristrutturazioni gratis. Se ristrutturi la tua casa senza metterci un euro, vuol dire che qualche altro contribuente pagherà per te. E` stato un grave errore, a cui è stato aggiunto un altro grave errore: quello dello sconto in fattura e della cessione del credito, che qualcuno ha anche teorizzato come moneta parallela“, sono state le parole al veleno di Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa.

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