Terzi di Sant’Agata al Parlamento Ue: “Non decide per noi, ci sono gruppi di pressione”

Giulio Terzi di Sant’Agata invita i sindaci al rispetto della legge e manda messaggi anche alla Schlein: “Non ha nulla da insegnare al centrodestra”. 

Bocciata. La commissione Politiche europee al Senato, due settimane fa, ha respinto la proposta Ue per l’adozione di un certificato europeo di filiazione.

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Giulio Terzi di Sant’Agata (AnsaFoto) Notizie.com

Le opposizioni, che sul tema hanno lavorato, continuano ad attaccare la maggioranza sottolineando che il “no” alla proposta di unificare a livello europeo le diverse legislazioni sul tema della genitorialità “restringe il perimetro dei diritti”. Un tema caldissimo quindi, archiviato in commissione Politiche europee del Senato con 11 voti favorevoli e 7 contrari. In sostanza i partiti di maggioranza hanno ribadito che l’obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione comporterebbe una sorta di invasione del diritto europeo su quello nazionale, temendo inoltre che un potenziale ok possa trasformarsi in un passaggio finalizzato ad aprire le porte alla maternità surrogata, attualmente vietata in Italia. Sul tema è intervenuto Giulio Terzi di Sant’Agata, che in una intervista al quotidiano Il Giornale ha chiarito alcuni aspetti della vicenda.

“Gli amministratori dovranno rispettare la legge”

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Giulio Terzi di Sant’Agata (AnsaFoto) Notizie.com

Giulio terzi di Sant’Agata, presidente della Commissione Politiche Europee del Senato, continua a ribadire che da Bruxelles qualcuno sia pronto a cercare “occasioni utili per attaccare il governo”. Lo ha ribadito in una intervista a Il Giornale, in cui sul tema del certificato unico di filiazione ha chiarito alcuni aspetti in maniera decisa. “Il certificato europeo conteneva tutte le forme di filiazione e imponeva la trascrizione automatica di qualsiasi tipo di filiazione certificata in uno stato membro. Il Senato a tenuto presente questo perché la Corte di Cassazione ha confermato che la maternità surrogata, essendo reato, è contraria all’ordine pubblico internazionale, ed ha negato la trascrizione automatica di questo tipo di certificato”.

Terzi di Sant’Agata ha ribadito che anche in Francia, Olanda e Lituania sono arrivati stop, sottolineando che le istituzioni europee non possono effettuare forzature rispetto ai trattati esistenti negli stati membri. Sulle polemiche invece il messaggio è diretto. “A Bruxelles esistono gruppi di pressione che hanno una forte connotazione ideologica, ma come si può ipotizzare che un voto solo politico del parlamento Europeo valga più di un Parlamento nazionale?”. Terzi di Sant’Agata conferma quindi che i sindaci devono attenersi alle norme vigenti in Italia, e alla Schlein, che dimostra di puntare in maniera decisa sui diritti civili, lancia un chiaro messaggio. “Tutti puntiamo sui diritti civili, lei non ha nulla da insegnare al centrodestra, dove non abbiamo bisogno di alcun tipo di ammaestramento”. 

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