Scuola, sassi e capelli nei piatti. Insorge la chat delle mamme al Prenestino: “Se serve ricorriamo ai Nas”

Sassi nel cibo degli alunni dell’asilo, blitz alla mensa: «Nei piatti trovati anche capelli» Ira dei genitori al Prenestino. Dopo la denuncia delle mamme all’istituto Giovanni XXIII di viale Partenope arrivano a sorpresa gli ispettori. Un articolo del Messaggero questa mattina, descriveva l’amara realtà  della mensa scolastica di questo plesso scolastico. Come stanno davvero le cose? Notizie.com ha provato a scoprirlo. 

Alle 9 del mattino la chat delle mamme, e anche di qualche papà, esplodeva già di messaggi scritti e vocali. Direte voi, normale. Il fenomeno è pressochè simile ovunque. Però se ad infuocare il dibattito virtuale questa volta è la mensa frequentata dai tuoi figli, ci sta che i genitori esplodano di rabbia. Tutto accade perchè questa mattina un articolo della Cronaca di Roma de il Messaggero accende i riflettori su un caso seguito da mesi: sassi nel cibo degli alunni dell’asilo, blitz alla mensa: «Nei piatti trovati anche capelli» Ira dei genitori al Prenestino. Dopo la denuncia delle mamme all’istituto Giovanni XXIII di viale Partenope arrivano a sorpresa gli ispettori.

Scuola, sassi e capelli nei piatti. Insorge la chat delle mamme al Prenestino: “Se serve ricorriamo ai Nas”

Siamo, come riporta l’occhiello dell’articolo, nella periferia est della Capitale. Nemmeno troppo periferia: 2 km appena dalla centralissima Basilica di San Giovanni in Laterano. Quartiere popoloso e polare di Villa Gordiani. Tanto verde, tante infrastrutture, molti luoghi per fare sport e soprattutto tante scuole. Licei, Istituti tecnici, nidi privati e non, scuole materne e scuole elementari. Compreso appunto quello di Viale Partenope, l’istituto  statale Giovanni XXIII.

Scuola elementare, Giovanni XXIII
Scuola elementare, Giovanni XXIII, foto Notizie.com

Bisognerebbe solo denunciarli”, “Servirebbe l’ispezione di Nas”. Il grado di preoccupazione è alto. Motivo? Da qualche mese, insomma dall’inizio di questo anno scolastico, il servizio mensa della Giovanni XXIII non è esattamente in linea con le aspettative, per usare un pallido eufemismo. Qualità del cibo e incidenti decisamente poco accettabili,  hanno messo i genitori degli alunni che frequentano la scuola,  sul piede di guerra. Fino ad arrivare ad oggi, quando sul noto quotidiano della Capitale, deflagra la vicenda.

Segnalazione genitori su mensa Giovanni XXIII
Segnalazione genitori su mensa Giovanni XXIII, foto Notizie.com

“Una volta è un sasso nella minestra. Un’altra un pezzo di legno nella pasta. Due volte i filamenti di metallo di quelle pagliette di acciaio che si usano per pulire le pentole. Le lamentele dei genitori per il servizio di mensa scolastica della Giovanni XXIII a viale Partenope al Prenestino vanno avanti da settimane. Tanto che i genitori dei bambini hanno anche nominato due loro rappresentanti per fare un sopralluogo e verificare come stanno effettivamente le cose.” Questo l’incipit dell’articolo che sta facendo discutere e che Notizie.com ha deciso di confutare, per capire cosa stia davvero accadendo nella scuola della periferia romana. La salute dei bambini, davanti a tutto. Come scritto poco sopra, da quando l’anno scolastico 2022-23 ha preso avvio, si è capito subito che la qualità del cibo e del servizio offerto dalla mesa interna alla scuola, non fosse in  linea con le stagioni passate. Nello stesso istituto infatti insistono e una scuola materna comunale e una scuola statale elementare. Facile dunque che il tam tam tra i genitori si diffonda; nel bene e nel male.

Segnalazione mensa Giovanni XXIII
Segnalazione mensa Giovanni XXIII, foto Ansa

In questo caso nel male. Le mamme e pure tanti papà, col trascorrere dei mesi ricevono informazioni dai propri bambini sempre più precise e dettagliate, ecco perchè oltre a formarsi una commissione genitoriale sul servizio mensa, cosa assolutamente normale, gli stessi genitori, trasversalmente a tutte le classi che compongono l’istituto inviano una lettera al Municipio V in cui ha sede la scuola, il cui presidente è Mauro  Caliste del Pd. La lettera viene sottoscritta da 13 classi della Giovanni XXIII, su 15. Era lo scorso 24 febbraio, seguirà un verbale del municipio dopo un’ispezione,  e una relazione inerente la mensa, dopo ovviamente il sopralluogo  nei locali della scuola. “Abbiamo chiuso gli occhi più di una volta, alla fine non ci rimaneva altro che chiamare la Asl se non fosse sopraggiunta questa relazione poi all’attenzione dei media “Dice a Notizie.com, una delle mamme che si preoccupata di scrivere la lettera che dà il là a tutto.

Sassi e capelli nei piatti al Prenestino, la relazione che inchioda la mensa

Scuola elementare Giovanni XXIII
Scuola elementare Giovanni XXIII, foto Notizie.com

Il punto alla fine di tutto è: le segnalazioni dei genitori (sassolini, capelli, peli, legnetti di 4 cm nella pasta al sugo, pezzi di spugna nei piatti)  trovano o hanno trovato riscontro nei sopralluoghi o nelle ispezioni? Quello che Notizie.com ha di certo la possibilità di mettere nero su bianco,  è la parte finale della relazione della commissione mensa: “Sono stati riferiti dagli utenti alcuni episodi spiacevoli occorsi durante l’anno: sono stati trovati nei piatti capelli, peletti, un sassolino (una volta) in una crema di legumi e una graffetta (una volta). Una problematica occorsa con la gestione delle diete speciali in un caso. Tali episodi erano già stati portati all’attenzione del servizio mensa e in generale della scuola. A tal proposito la direttrice ha dichiarato che sono disponibili per aumentare ancora di più il livello di attenzione e cura per le attività che rimangono a loro carico e sulle quali possono intervenire direttamente”. Quindi la risposta è sì, il riscontro è stato preso in considerazione.

Ma la relazione, evidenzia in altri punti,  oggettivi limiti logistici, organizzativi, legati a questione si spazio dei locali, forse anche al sotto dimensionamento dell’organico: “A detta della direttrice mensa la cucina è piccola per gestire la preparazione dei pasti di tutta l’utenza servita: mediamente al giorno si preparano 402 pasti (per scuola infanzia e scuola primaria)”; “E’ stata individuata una criticità rilevante in merito agli spazi generali destinati al servizio mensa. Gli spazi non sono sufficienti per contenere tutta l’attrezzatura presente e buona parte di questa è riposta nel corridoio che è percorso dagli utenti per raggiungere il refettorio più grande. Di conseguenza il corridoio che è largo circa due metri è per metà occupato dalle attrezzature, lasciando un metro circa di passaggio per i bambini che si recano a pranzo. Tale condizione è stata ritenuta sospetta per i livelli di sicurezza necessari”

Quindi per chiudere, ma non per lasciare andare il tema che terremo d’occhio: segnalazioni continue dei genitori relative a scarsità e qualità del cibo,  relazioni di criticità oggettive riscontrate dalla commissione mensa, assenza invece del giusto quantitativo di cibo riscontrata dalla ispezione inviata dal municpio: che altro occorre per infliggere una sterzata a tutto ciò? Sulla salute e sulla sicurezza dei bimbi non si accettano sconti e non li accetteranno nemmeno i combattivi genitori degli alunni della Giovanni XXIII. 

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