Il premier Meloni in un’intervista a ‘Il Piccolo’: “In Europa siamo riusciti ad ottenere risultato impensabili. Ed ora nessun passo indietro”.
Nel giorno della visita del premier Meloni a Udine e Trieste per sostenere la candidatura di Massimiliano Fedriga, Il Piccolo ha pubblicato una lunga intervista al presidente del Consiglio ripresa in parte da La Stampa. Diversi gli argomenti affrontati dalla leader di Fratelli d’Italia anche se il tema principale non poteva che essere l’immigrazione.
Il premier Meloni ha ribadito di “non avere nessuna intenzione di fare un passo indietro oppure cedere sui migranti perché si tratta di un tema cruciale per il futuro del nostro Paese. L’Italia non ritornerà ad essere succube dell’Europa”. Per il presidente del Consiglio il negoziato con Bruxelles su questo argomento “è ancora all’inizio“, ma sono stati fatti dei passi avanti “impensabili alla vigilia e ho fiducia che alla fine si arriverà ad un accordo“.
Il premier Meloni e la sfida Ucraina
In questa lunga intervista il premier Meloni si sofferma anche sulla sfida Ucraina per il nostro Paese al termine del conflitto. “Sono certa che le imprese italiane aiuteranno a far rinascere l’economia di Kiev – garantisce il presidente del Consiglio – siamo già al lavoro e Zelensky mi ha manifestato il suo grande apprezzamento per la Conferenza sulla ricostruzione che ci sarà il prossimo 26 aprile“.
Un’occasione che per Giorgia Meloni è destinata a rafforzare i rapporti tra l’Ucraina e le nostre aziende e naturalmente le imprese del Friuli Venezia Giulia avranno una grande opportunità da cogliere. “Ma prima – ribadisce il premier – bisogna costruire la pace. Solo dopo si può pensare a far rinascere Kiev“.
Autonomia differenziata
L’intervento a Il Piccolo consente al presidente del Consiglio di ritornare a parlare anche di autonomia differenziata e di sottolineare come “il Friuli Venezia Giulia non perde assolutamente nulla. Anzi se lo vorrà potrà aggiungere delle nuove competenze e contare su un aspetto che costituisce una vera e propria garanzia per chi è già virtuoso e chiede un buon utilizzo delle risorse del bilancio dello Stato: tutti dovranno spendere meglio“.
