Ancora una volta emergenza migranti in Italia. Nelle ultime 24 ore sbarchi da record e gli hotspot sono nuovamente al collasso. Le ultime.
Ad un mese dalla tragedia di Steccato di Cutro in Italia si registra ancora una volta l’emergenza migranti. Come riferito da Libero, solo nella giornata di ieri, sabato 25 marzo, sono sbarcate più di 4mila persone dalla Tunisia a Lampedusa e l’hotspot dell’isola siciliana è ritornato al collasso.
Una situazione che rischia di peggiorare ancora di più nelle prossime settimane considerando che le partenze sono destinate ad aumentare e le mete delle imbarcazioni sembrano essere sempre le coste italiane. Da parte del governo, come confermato dal ministro Piantedosi, non c’è nessuna intenzione di arretrare o cambiare la posizione, ma si preannunciano giorni difficili per quanto riguarda gli sbarchi e quindi serve un intervento da parte dell’Unione Europea per porre cercare di superare il prima possibile questa ennesima emergenza.
Migranti, sbarchi in aumento dalla Tunisia: il punto
L’Italia nelle prossime settimane potrebbe vedere aumentare gli sbarchi dalla Tunisia. La situazione nel Paese, come confermato anche da Macron al termine del Consiglio Europeo, continua ad essere molto critica e per questo motivo il rischio è quello di vedere in futuro un numero di arrivi molto elevato nel nostro Paese.
La Francia si è detta disponibile ad aiutare Roma ad affrontare questa situazione, ma il premier Meloni continua il suo pressing per avere una collaborazione di tutta l’Unione Europea. Il tema migranti, come detto, è ritornato in cima all’agenza di Bruxelles. Ora, però, a Palazzo Chigi sperano che le parole si possano trasformare in fatti.
Gli arrivi potrebbero aumentare nelle prossime ore
La situazione, come detto, è molto critica e gli arrivi potrebbero moltiplicarsi nelle prossime ore. Dalla Tunisia, infatti, le partenze sono destinate ad aumentare e la meta principale saranno le nostre critiche. Un quadro, quindi, che rischia di aggravare la pressione sugli hotspot, che già in queste ore stanno facendo i conti con numeri molto elevati.
Per esempio a Lampedusa ci sono più di 2mila profughi su un totale di 400 posti. Numeri che però rischiano di crescere ancora di più nei prossimi giorni e quindi da parte del Viminale non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro.
