Superbonus: ecco la proroga per le villette, ma resta l’incognita sulla cessione dei crediti

Si va verso la proroga di tre mesi fino al 30 giugno prossimo per utilizzare il superbonus 100% per le villette, resta tutta in alto mare invece la questione riguardante i crediti in bilico con le banche 

Con il decreto sulla cessione dei crediti del superbonus sono arrivate le principali modifiche al testo di legge. E’ iniziato infatti in commissione Finanze alla Camera il voto sugli emendamenti, e su alcuni temi si sarebbe già trovata una convergenza. Saranno tre i mesi in più concessi alle villette per finire di pagare i lavori con l’agevolazione piena, così come restano garantiti sconto e cessioni per Iacp, onlus e barriere architettoniche e sisma.

Si va verso la proroga del Superbonus – Notizie.com –

Il cambiamento imposto dal governo il 27 gennaio con la cessione del credito limitata ad una volta sola, introdotto per evitare frodi e riciclaggio, era stato aspramente criticato da più parti e aveva portato i vari istituti di credito interessati alla cessione dei crediti, ad interrompere i prestiti per capire meglio la nuova situazione. Creando però non pochi grattacapi a chi aveva già addirittura cominciato i lavori di ristrutturazione.

Una proroga di tre mesi, ma non per tutti

Il decreto superbonus, dall’ecobonus fino al bonus facciate e tutti quelli inerenti la ristrutturazione edilizia, si prepara ad affrontare il voto in commissione Finanza che dovrebbe concludersi in settimana con l’aggiornamento di alcuni emendamenti che chiariscano una volta per tutti alcuni tasselli poco chiari dopo lo stop imposto dal governo a fine gennaio. Le ultime indiscrezioni dicono che si va verso una proroga di tre mesi, con la scadenza posticipata dal 31 marzo al 30 giugno 2023, per tutte le villette e unità indipendenti. Resta però da ricordare il passaggio fondamentale, cioè che la proroga del superbonus per le villette avrà una valenza soltanto per i lavori che hanno raggiunto il 30 per cento di stato di avanzamento entro il 30 settembre 2022. Soltanto a quel punto i contribuenti avranno 90 giorni in più di tempo per effettuare i bonifici parlanti e per arrivare al termine dei lavori di ristrutturazione del proprio immobile.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (Ansa Foto) Notizie.com

Il problema dei crediti da sbloccare

Restano salvi dallo stop alle cessioni e dallo sconto in fattura scattato il 16 febbraio anche le Onlus, le case popolari, gli interventi con il sisma bonus e i lavori per le barriere architettoniche. Per quanto riguarda i 19 miliardi di crediti incagliati invece, le trattative non sono facili, ma vanno ancora avanti. Sull’ipotesi di usare gli F24 in compensazione ci sarebbe una forte opposizione della Ragioneria dello Stato e anche il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nei giorni scorsi si era mostrato piuttosto freddo sull’ipotesi, dal momento che, secondo i dati in loro possesso, molte banche e assicurazioni sono ben lontane dall’aver già esaurito i propri spazi.

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