L’economista della Lega Alberto Bagnai a ‘La Verità’: “Salario minimo? Anche l’Unione Europa dice che in Italia questa misura è inutile”.

Lunga intervista a La Verità per Alberto Bagnai. L’economista della Lega ha toccato diversi argomenti tra cui anche quello del salario minimo, tema che è stato al centro dell’ultimo congresso della Cgil. L’esponente di via Bellerio ai microfoni del quotidiano italiano ha ribadito che questa misura in Italia è inutile.

“La stessa Unione Europea dice che nel nostro Paese un tema di salario minimo non può esistere perché la contrattazione collettiva ha una copertura estesissima. Visto che solitamente l’Ue è oggetto di venerazione da parte della sinistra, non capiamo il perché questa volta non venga ascoltata“, ha aggiunto Bagnai.

L’esponente della Lega non ha dubbi neanche sulla responsabilità dei problemi dei salari in Italia: “La colpa è dei sindacati, che non si sono mossi sufficientemente per rinnovare i contratti collettivi, e nei governi di sinistra“.

Bagnai sulla delega sul fisco: “Ancora devono essere definiti alcuni dettagli”

In questa intervista Bagnai si è soffermato anche sulla delega sul fisco rispondendo alle accuse arrivate dalla sinistra: “Stiamo parlando di una delega, è normale che manchino ancora dei dettagli. Si tratta di un provvedimento che stabilisce i criteri secondo i quali l’esecutivo nei prossimi giorni dovrà legiferare. Il fatto che non ci siano i particolari però non significa che manchino i contenuti: uno di questi è sicuramente l’impegno verso la flat tax, una battaglia ormai storica per la Lega“.

E a chi dice che sarà un regalo ai ricchi, l’economista di via Bellerio risponde così: “E’ una accusa che deriva dall’ignoranza sul funzionamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Con la legge delega è stato fatto un passo in avanti rispetto al governo Draghi“.

Casi Credit Suisse e Svp, Bagnai: “Le cose andranno male per un motivo”

L’economista della Lega ha parlato anche delle vicende Credit Suisse e Svp: “Le cose andranno male per un motivo: la lunga epoca dei tassi bassi ha portato ad erogazioni di credito imprudente e quindi il castello ad un certo punto crolla. Ora non possiamo sapere quale altra banca andrà in difficoltà, ma il contesto attuale ci fa pensare che altre bolle di sapone sono pronte a scoppiare“.