Pnrr, il Governo imposta un cambio di rotta decisivo

Il Governo guidato da Giorgia Meloni con l’approvazione del Pnrr ha impostato un nuovo cambio di rotta per la governance del Piano Nazionale.

Grazie all’approvazione del terzo decreto del Pnrr, il Governo è riuscito a portare a termine un vero cambio di rotta per quanto riguarda il profilo della governance del Piano Nazionale e infatti il ruolo del servizio centrale nel Mes ha subito un forte ridimensionamento diventando a tutti gli effetti in un Ispettorato con le funzioni di responsabiliti a Palazzo Chigi in particolare al Dipartimento della Presidenza del Consiglio per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr.

Pnrr
Giorgia Meloni, foto fonte Ansa. Notizie.com

Con il nuovo assetto normativo vengono risolte alcune criticità riscontrate nel corso dell’attuazione dei programmi di spesa del Piano, in particolare quelle di coordinamento finanziario per l’erogazione degli anticipi per i soggetti attuatori e beneficiari degli interventi in attesa dell’accoglimento della richiesta di pagamento della terza rata del Pnrr avanzata dal governo alla Commissione europea, ha realizzato un’indagine sullo stato di attuazione dei progetti del Piano in capo a Comuni, Province, le Città metropolitane, Unioni di comuni e Comunità montane” questo quello che viene fuori dalla ricerca dell’Adnkronos al Centro Studi Enti Locali (Csel).

Quindi con questo nuovo cambiamento, nei prossimi mesi, anche l’Italia dovrà rivedere il piano nazionale per potere modificare e inserire le nuove regole introdotte proprio di recente. Si tratta appunto di una revisione che da un certo punto di vista era auspicata da alcune amministrazioni, come ad esempio quelle che hanno una quota del 20% dell’interno ammontare delle risorse del Piano.

Pnrr, cambiamenti in particolare sul riqualificazione urbana e energia

Quindi si parla di un vero cambio di rotta quello messo in atto dal Governo che come riporta Csel in particolare si concentra sui cambiamenti che riguardano la riqualificazione urbana, l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici. Senza però dimenticare anche le iniziative riferite al servizio idrico e quello dei rifiuti, due settori molto importanti.

Giorgia Meloni, foto fonte Ansa. Notizie.com

“Dall’analisi svolta emerge che nel 2021 gran parte degli investimenti, ad esclusione delle progettualità già in essere e riconvertite con fondi del Piano, si trovavano ancora in fase di avvio e che le scadenze di periodo riferite ai milestone (traguardi) e target (obiettivi) di progetto rientravano principalmente nelle competenze dei ministeri titolari di intervento” questo si legge sul sito dell’Adnkronos.

Per essere ancora più chiari Csel è riuscito a individuare un numero molto alto di enti locali che a Gennaio 2023 sono stati ammessi all’interno del finanziamento Pnrr che quindi hanno anche sottoscritto un accordo con le amministrazioni titolare di competenza. Sono stati inoltre anche individuati 74 mila Cup attivi su progetti Pnrr di competenza di Comuni, Province, Città Metropolitane, Comunità montane e Unioni di comuni.

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