Pantheon a pagamento: l’ingresso al noto monumento non sarà più gratuito

L’ingresso al Pantheon non sarà più gratuito, sarà necessario pagare per visitare il noto monumento nel cuore di Roma.

In appena tre mesi siamo giunti a definire un obiettivo basato sul buonsenso: far pagare un modico biglietto per il sito culturale più visitato in Italia. Dal pagamento saranno esclusi i cittadini di Roma” sono queste le parole dette dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che nelle scorse ore ha infatti siglato questo accordo tra Vicariato di Roma e Ministero della Cultura, con la decisione di introdurre un biglietto di cinque euro per l’ingresso al Pantheon.

Pantheon
Pantheon, Notizie.com

L’ingresso al monumento storico della Capitale ovviamente sarà vietato durante le funzioni religiose e le uniche persone che non dovranno pagare all’ingresso sono i cittadini romani, la decisione è stata firmata proprio nella giornata di oggi Giovedì 16 marzo 2023, alle ore 12.30, nella sede del Ministero della Cultura.

Quindi per essere ancora più chiari, il nuovo testo o meglio il nuovo regolamento dice: “Il pagamento di un biglietto per l’accesso dei visitatori al Pantheon, che sarà consentito soltanto al di fuori degli orari riservati alle funzioni liturgiche e alle attività pastorali, affinché sia salvaguardato l’esercizio del culto all’interno della basilica”.

5 euro per entrare al Pantheon, ecco la nota del Ministero della Cultura

Proprio cosi, il Ministro della Cultura Sangiuliano nelle scorse ore ha siglato questo nuovo accordo che prevede l’ingresso a pagamento di 5 euro per entrare al Pantheon, salvo che per i cittadini romani che invece continueranno a potervi accedere in modo gratuito.

Pantheon, Notizie.com

Il prezzo massimo del biglietto di ingresso è fissato a 5 euro, anche se diverse categorie di persone potranno comunque accedere gratuitamente. Il ricavato verrà ripartito nel seguente modo: il 70 % andrà al Ministero, il quale si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo; il 30 % alla diocesi di Roma, che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel territorio diocesano” cosi continua sempre la nota ufficiale del Ministero.

Insomma davvero una novità assoluta per il monumento storico romano, che cosi come per altre zone della Capitale, è considerato una meta fissa per i tanti turisti che in diversi momenti dell’anno, non perdono occasione per arrivare nella Città eterna e visitare le sue meraviglie che non hanno mai avuto eguali nel mondo.

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