Le ispezioni effettuate su 1.058 strutture hanno permesso di evidenziare dei miglioramenti rispetto al passato, ma al tempo stesso alcune criticità importanti che devono essere affrontate nel minor tempo possibile. Ben 9 cucine sono state sequestrate per carenze igienico-sanitarie e strutturali

Nei mesi scorsi, i Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) hanno effettuato una serie di controlli nelle mense scolastiche in tutta Italia. L’obiettivo era quello di verificare la qualità e la sicurezza del cibo servito ai bambini e ai ragazzi nelle scuole di ogni ordine e grado. I risultati di questi controlli sono stati recentemente pubblicati e, nonostante ci siano stati dei miglioramenti rispetto al passato, ci sono ancora alcune importanti e preoccupanti aree di criticità che devono essere affrontate. Dalle verifiche su 1.058 aziende di ristorazione collettiva che operano all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado (dagli asili nido fino agli istituti superiori, sia pubbliche sia private), infatti, ben 341 sono risultate irregolari, con sanzioni per 240mila euro.

Significa che una su tre ha presentato delle problematiche e nove cucine sono state sequestrate per carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e di muffe: oltre 700 kg di cibo (carni, formaggi, frutta e ortaggi, olio) sono stati segnalati e tolti dal mercato in quanto privi di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze. Ci sono ancora alcune situazioni in cui il cibo viene conservato in modo inadeguato, ad esempio a temperature troppo alte o basse, o in contenitori non adatti. Questo aumenta il rischio di contaminazione batterica e può causare seri problemi di salute per i bambini.

Controlli nelle mense scolastiche: i risultati

Inoltre, alcuni cibi che vengono serviti nelle mense scolastiche sono ancora troppo ricchi di grassi e zuccheri, il che può avere conseguenze negative sulla salute dei bambini a lungo termine. In particolare, i Nas hanno rilevato la presenza di cibi fritti, dolci e bevande zuccherate in molte mense scolastiche, anche se in quantità inferiori rispetto al passato. Per quanto riguarda la provenienza del cibo, è emerso che molte strutture acquistano i prodotti da fornitori locali e biologici. Tuttavia, ci sono ancora alcune situazioni in cui il cibo viene acquistato da fornitori non certificati, il che può aumentare il rischio di contaminazione e compromettere la sicurezza del cibo.

Per fortuna almeno è emerso che molte mense scolastiche stanno lavorando per migliorare la qualità del cibo che viene servito ai bambini, ad esempio introducendo più frutta e verdura nelle loro diete e riducendo la quantità di cibi ad alto contenuto di grassi e zuccheri. Purtroppo però ci sono ancora molte scuole che devono fare di più per garantire che i bambini ricevano un pasto sano ed equilibrato ogni giorno.