Pippo Franco, il figlio e la moglie rischiano il processo

La moglie e il figlio di Pippo Franco rischiano di andare a processo, la vicenda riguarda la certificazione per il falso vaccino.

Si torna ancora una volta a parlare del conduttore e attore italiano che proprio nei mesi scorsi era finito al centro dell’attenzione per via del falso green pass ottenuto con dei falsi vaccini che cosi come riporta il Messaggero, pare avere coinvolto anche la moglie e il figlio. A questo anche l’aggiunta di false patologie diagnosticate da medici compiacenti per fare avere ai pazienti pass per disabili, per accedere gratis alle Ztl e per parcheggiare in zone vietate.

Pippo Franco
Pippo Franco, foto fonte Ansa. Notizie.com

Ad oggi, la Procura pare avere chiuso le indagini proprio su questa categoria, ovvero i furbetti delle certificazioni sanitaria e a breve si potrebbe arrivare anche al rinvio a giudizio per 28 imputati. Nel merito dei finti certificati vaccinali, a rischio del processo, potrebbero esserci tra i tanti anche: Pippo Franco, la moglie Maria Piera Bassino e il figlio Gabriele Pippo. Ad aiutarli, il dottore Alessandro Aveni.

Insomma una situazione che per il momento pare non essere per niente arrivata alla sua conclusione e che anzi sembra davvero mettersi nel peggiore dei modi per l’artista italiano che tutto il pubblico conosce molto bene. Ma approfondiamo l’argomento.

Pippo Franco e la sua famiglia a rischio processo, l’accusa è di false certificazioni.

False certificazioni attestanti le avvenute vaccinazioni è questo il reato di cui si sarebbe macchiato l’attore e la sua famiglia, cosi come riporta il Messaggero: “L’accusa è anche quella di avere indotto in errore il personale della Asl Regione Lazio sull’effettiva somministrazione delle prime due dosi, in modo da poter prenotare la dose booster e conseguire indebitamente il rilascio del green pass rafforzato”.

Pippo Franco, foto fonte Ansa. Notizie.com

Una situazione davvero incresciosa che potrebbe portare la famiglia dell’attore a processo e con loro anche moltissime altre persone, al momento gli avvocati del conduttore Paolo Gallinelli e Benedetto Giovanni Stranieri, hanno dichiarato: “Dimostreremo l’assoluta estraneità rispetto alle contestazioni della Procura”.

Ad ogni modo, insieme a lui deve rispondere per  lo stesso capo di accusa anche un altro attore, Pierluigi Concilietti: pure lui ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini e ancora il medico dei vip, Antonio De Luca, e per alcuni suoi familiari.

Tra i beneficiari, secondo il pm, Monica Tarentini, ex dirigente della Asl Rm1, che avrebbe prodotto a Roma servizi per la mobilità la certificazione medica, conseguendo il pass disabili e poi facendo uso del contrassegno a carattere permanente. In questo modo sarebbe riuscita ad accedere alle Ztl senza pagare le multe, ma anche a parcheggiare negli spazi vietati. La Terentini avrebbe a sua volta accertato la disabilità di alcuni pazienti, tra i quali De Luca e alcuni suoi familiari” si legge sempre sul Messaggero. Adesso non resta che scoprire come andrà a finire la questione.

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