Si aggrava il bilancio del naufragio di Cutro. La Guardia Costiera ha recuperato un altro corpo. Le ricerche proseguono senza sosta.
Continua ad aggravarsi il bilancio del naufragio di Steccato di Cutro. Come riferito da TgCom24, il corpo di una bambina è stato recuperato nella mattinata dell’11 marzo proprio nella zona della tragedia. Individuato il cadavere tra le onde, la Guardia Costiera è intervenuta per portare a riva la salma ed effettuare tutti gli approfondimenti del caso prima del trasferimento alla camera ardente di Crotone.
Il ritrovamento di questo corpo porta a 74 il numero delle vittime (di cui 30 minori). Le ricerche, comunque, proseguono visto che sono ancora diversi i dispersi anche se non sarà semplice ritrovarli. La speranza è che ci pensi il mare a portare a riva i corpi.
Naufragio migranti, le organizzazioni e le ong fanno un esposto alla Procura di Crotone
Intanto, non si fermano le proteste delle organizzazioni e delle ong. 40 associazioni delle società civile italiana ed europea hanno presentato un esposto alla Procura di Crotone perché “davanti a così tanti morti e dispersi è davvero doveroso fare chiarezza. Vogliamo dare il nostro contributo all’accertamento dei fatti e in questa vicenda non possono esserci zone grigie su eventuali responsabilità nella macchina dei soccorsi”.
Ance la Procura di Catanzaro ha ricevuto un esposto. In questo caso a presentarlo è il magistrato Rosario Russo, che ha chiesto di dissipare i dubbi sul comportamento della catena di comando dei soccorsi. Tutti passaggi che, come comunicato dallo stesso procuratore titolare dell’indagini, sono in corso di verifica e nelle prossime ore ci potrebbero essere delle importanti novità.
Naufragio Cutro, le indagini proseguono
Sul naufragio di Steccato di Cutro le indagini proseguono senza sosta. La Procura di Crotone sta effettuando tutte le verifiche anche sulla macchina dei soccorsi, ma per il momento si preferisce mantenere il massimo riserbo visto che non si hanno certezze e si tratta di una vicenda molto delicata.
L’obiettivo degli inquirenti è quello di chiarire meglio quanto successo e capire se ci sono stati ritardi nella macchina dei soccorsi oppure il tutto si è svolto come raccontato dalla Guardia Costiera e quindi non ci sono state mancanze da parte della Guardia Costiera e dei finanzieri.
