Netanyahu arriva a Roma: “Qui siamo fratelli, in Israele divergenze”

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, è arrivato a Roma nella giornata di ieri ed ha fatto visita al Tempo Spagnolo della Capitale. In quella occasione ha rilasciato anche alcune dichiarazioni importanti 

Il premier israeliano
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu (Ansa Foto) Notizie.com

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in questo momento si trova nella Capitale dove nella giornata di ieri ha fatto visita al ‘Tempo Spagnolo‘ di Roma. In quella occasione ha incontrato la comunità ebraica italiana dove si è soffermato a lungo ed ha rilasciato dichiarazioni importanti. Le stesse che, nel giro di poco tempo, sono diventate in un attimo virali. Il primo ministro ha annunciato: “Qui nella comunità di Roma siamo tutti fratelli, sono giorni in cui ci sono divergenze. Proprio tenendo conto delle divergenze in Israele voglio ricordare che siamo un popolo unico, voglio pregare tutti ad aiutarci a perseguire tutto ciò che abbiamo costruito“.

Netanyahu ha mostrato tutta la sua soddisfazione per essere arrivato nella Capitale: “Sono molto contento di essere in questo Tempio, in questa comunità che ha più di 2 mila anni“. Sottolineando anche il fatto che è molto importante, in questo momento, essere in Italia considerata una vera e propria patria del risorgimento. “Anche dove c’è stata la shoah. Ma oggi siamo nella storia. Abbiamo sfide davanti a noi“.

Roma, Netanyahu pronto ad incontrare la Meloni

Primo ministro israeliano
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu (Ansa Foto) Notizie.com

Nelle prossime ore è previsto un incontro tra lo stesso primo ministro israeliano e la premier Giorgia Meloni. Lo ha confermato stessi lui nella Comunità. Si discuterà della situazione riguardante l’Iran. In merito a questa vicenda ha aggiunto: “Domani parlerò con Giorgia Meloni anche dell’Iran. Dobbiamo cercare di non farci schiacciare da questa potenza. Noi vogliamo dare energia all’Europa e al mondo intero con i cambiamenti che stiamo perseguendo“.

Nel frattempo, però, proprio in Israele la situazione non è affatto delle migliori. Basti pensare che le strade sono bloccate per via di alcune manifestazioni di persone che sono scese in strada per un motivo: ovvero per quello che riguarda la proposta di riforma della struttura giudiziaria un tentativo di colpo di stato, l’occupazione anche delle grandi vie di comunicazione verso l’aeroporto per bloccarne i movimenti con l’ambizione di bloccare la partenza, gestire i movimenti, la politica e molto altro.

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