Maurizio Belpietro in un articolo su ‘La Verità’ ha duramente attaccato Silvio Brusaferro in riferimento all’inchiesta Covid di Bergamo.
A distanza di tre anni dal primo lockdown, il Covid ritorna a fare rumore, ma questa volta non si tratta di numeri o nuove ondate. A far discutere sono le chat che La Verità nei giorni scorsi ha pubblicato. Protagonisti: l’ex ministro Speranza e l’attuale presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. Colloqui che, se confermati, sembrano ribadire come a prevalere nella gestione della pandemia è stata la linea politica e non sanitaria.
E proprio per questo in un articolo pubblicato sul quotidiano italiano Maurizio Belpietro ha chiesto le dimissioni di Brusaferro perché non è riuscito ad imporre una linea scientifica. Per il momento nessuno dei diretti interessati ha rilasciato delle dichiarazioni su quanto avvenuto, ma sicuramente la posizione del ministro ed anche dello stesso presidente dell’Iss è molto diversa da quella di qualche mese fa.
Inchiesta Covid, Belpietro chiede le dimissioni di Brusaferro
In questo lungo articolo Maurizio Belpietro ripercorre passo passo cosa è successo in quel periodo e, soprattutto, i colloqui tra Speranza e Brusaferro. Tutti messaggi che non lasciano dubbi: la linea che è prevalsa in quel periodo è stata quella politica ed ora per il direttore de La Verità è arrivato il momento delle dimissioni da parte del presidente dell’Iss.
Una richiesta che, almeno per ora, non sembra essere intenzionata ad essere seguita da Brusaferro. Il numero uno dell’Istituto Superiore di Sanità non sta pensando ad un passo indietro, ma sicuramente nelle prossime settimane le indagini potrebbero riservare moltissime novità e quindi non si possono escludere dei colpi di scena in questo senso.
Le posizioni di Speranza e Brusaferro al vaglio della Procura
Le posizioni di Speranza e Brusaferro sono sicuramente tra quelle al vaglio della Procura di Bergamo (anche di Roma ndr) per capire meglio se ci sono state mancanze nella gestione della prima ondata di Covid. Sicuramente i messaggi presentano una situazione completamente differente da quella illustrata in un primo momento.
E per questo motivo le prossime settimane potrebbero riservare delle importanti novità dal punto di vista dell’inchiesta aperta dai magistrati orobici.
