Smart working, almeno due volte a settimana. Arrivano delle importantissime novità in merito per i dipendenti: tutto quello che serve sapere
Se non è un grosso colpo di scena allora davvero poco ci manca. Esattamente tra anni fa, oltre alla parola “lockdown“, abbiamo iniziato ad imparare anche un altro termine che, con il passare del tempo, è diventato (per alcuni) uno stile di vita. Anche se non per tutti. Da come avete ben potuto intuire stiamo parlando dello “Smart working” ovvero la possibilità di lavorare a casa, senza recarsi nel proprio ufficio di lavoro. Anche perché, con il Covid in circolazione in quel periodo, non si poteva uscire dalle proprie abitazione se non per motivi validi (lavoro, salute o per acquistare beni di necessità). Per molti sembrava essere diventata una vera e propria abitudine, fino a quando le cose non sono (fortunatamente) cambiate e si è ritornati a lavoro.
Anche se, a dire il vero, ci sono delle importanti novità in arrivo e che non possono assolutamente passare inosservate. A lanciare questa notizia ci ha pensato direttamente l’assessore al Personale del Comune di Roma, Andrea Catarci. Sono in arrivo buone notizie per i dipendenti capitolini. A partire dal mese di aprile, infatti, si è pronti a passare da uno ad almeno due giorni a settimana per lavorare da casa. Con lo scopo di poter formalizzare, durante le trattative per il rinnovo del contratto integrativo, fino ad arrivare a trovare un accordo per il salario accessorio. Ricordiamo che, fino ad ora, il personale del Comune di Roma può lavorare in “smart” solamente una volta a settimana.
Smart Working, buone notizie per i dipendenti capitolini: da aprile si cambia
Discorso che non vale per un centinaio di dirigenti, agenti della polizia municipale, maestre di nidi e asili e tutti gli addetti agli sportelli (come quelli dell’Anagrafe). Gli obiettivi principali sono due. Il primo è quello di ridurre gli alti costi di gestione nelle sedi del Campidoglio. Anche il Comune ha affrontato una bella botta per il caro bollette (aumento di luce e gas), arrivando a spendere quasi 50 milioni di euro contro i 28 impegnati nel 2021. In un anno questa voce di spesa è quasi raddoppiata.
In secondo è quello di portare i giorni di lavoro agile da uno a due serve anche all’amministrazione. Con lo scopo di facilitare le trattative al tavolo sindacale. Anche perché, con il Giubileo che tra due anni è pronto ad arrivare, bisognerà necessariamente avviare ed anche velocizzare i cantieri per l’Anno Santo e quelli finanziati con il Pnrr.
