Incredibile Kalulu: una stella NBA provò a impedire il passaggio al Milan

In una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Pierre Kalulu ha parlato del suo passaggio al Milan, avvenuto nel 2020. Prima di lasciare il Lione, però, dagli Stati Uniti è arrivata una chiamata che ha lasciato senza parole il giovane difensore.

Finora non ha saltato una partita, è il più presente della rosa e una certezza acquisita. Pierre Kalulu è ormai una colonna del Milan. Fondamentale lo scorso anno nella rimonta scudetto e oggi perno imprescindibile per Stefano Pioli.

Pierre Kalulu

Il francese ha avuto un calo tra gennaio e metà febbraio. Ha patito la crisi del Milan, ma è tornato e le quattro partite con la porta inviolata sono lì a testimoniarlo. Il centrale è arrivato dall’Olympique Lione nel 2020, una trattativa svelta all’improvviso e nata da un’intuizione del club grazie al lavoro di scouting di Geoffrey Moncada. Kalulu è costato al Milan poco meno di due milioni di euro e oggi viene valutato tra i 35 e i 40 milioni, certificazione della crescita esponenziale del classe 2000. Kalulu è un difensore moderno, duttile, può agire anche da terzino destro all’occorrenza, si sta esaltando da braccetto di destra nella nuova difesa a tre di Pioli. Quando è sbarcato a Milano in pochi lo conoscevano. Kalulu aveva giocato solo con la squadra B del Lione, non era certo un nome noto. Ma in Francia, soprattutto nell’ambiente lionese, molti erano a conoscenza delle potenzialità di Kalulu.

Milan, Kalulu e quella chiamata dagli USA…

Tanto che quando si stava materializzando il suo addio, direzione Milan, il club provò a trattenerlo. Un tentativo vano perché il giocatore è stato da subito affascinato dal progetto prospettato da Maldini. Eppure il Milan ha dovuto guardarsi anche dal tentativo di convincimento di una star NBA. Già, perché un giorno il telefono di Kalulu squilla e dall’altra parte c’è Tony Parker, quattro volte campione NBA con i San Antonio Spurs, MVP delle Finals nel 2007 e campione d’Europa con la Francia. Uno dei cestisti più forti degli ultimi 30 anni, una vera e propria stella dello sport mondiale e un idolo per il giovane Pierre. Parker provò a convincere Kalulu a non lasciare il Lione: “Non voleva che partissi, mi ha videochiamato dagli Usa, pensavo di avere le allucinazioni, tre quarti d’ora di colloquio. Lui mi dice: conosco il tuo talento, la scelta è tua”.

Parker con la medaglia d'oro

Ma nonostante le lusinghe di Parker, la scelta ormai era fatta. Decisivi i colloqui con Maldini e Massara: “Ero in seconda squadra al Lione, Maldini e Massara in videochiamata mi dissero cose entusiastiche sul mio modo di giocare, poteva dirmele solo chi mi aveva osservato a lungo. Questo mi ha lusingato”. 

Impostazioni privacy