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Curiosità

I luoghi più misteriosi d’Italia: un itinerario tra leggenda e realtà

Published by
Mauro Simoncelli

Esiste un modo molto divertente e accattivante di fare turismo, quello di andare alla ricerca di luoghi misteriosi, in cui realtà, fantasia e leggenda si incontrano dando vita a storie che attraversano i secoli

L’Italia è da sempre luogo di antichi misteri irrisolti, disseminati su tutto il suo territorio ci sono svariati posti poco noti che restano avvolti da un’atmosfera di affascinante mistero, legati a tradizioni, fatti storici, superstizioni o incredibili leggende. Si tratta di castelli, tombe, palazzi infestati da spettri, porte, grotte, città sotterranee, villaggi fantasma che hanno origini mai chiarite o sono state teatro di eventi inspiegabili o tragici in cui ancora oggi c’è chi giura di aver avvistato fantasmi o sentito lamenti sospetti.
Tra leggende e realtà i luoghi misteriosi in Italia – Notizie.com –

Ogni momento dell’anno è buono per viaggiare, per staccare la spina, per seguire la proprie passioni, per rilassarsi o per cercare sempre nuove avventure, ogni meta porta con se delle aspettative, un immaginario sognato o documentato, e ognuno di noi, o quasi, è sempre pronto a tirar fuori la valigia e partire, ma quale destinazione scegliere tra le infinite possibilità che ci offre il nostro meraviglioso paese?

In viaggio sospesi tra realtà e leggenda

L’Italia resta un paese meraviglioso per la ricchezza culturale delle sue città, la bellezza della natura, mari, monti, luoghi da scoprire. Andiamo alla ricerca di luoghi misteriosi da visitare, dove il viaggiatore potrà sentirsi sospeso tra realtà e leggenda.

Il primo luogo, la Sacra di San Michele, noto  grazie a Umberto Eco che qui ha ambientato il suo meraviglioso “Il nome della Rosa”, è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, sfidando i principi della fisica, all’imbocco della Val di Susa. Alla Sacra di San Michele è legato il mistero della cosiddetta linea magica di San Michele. Sembra infatti che una linea energetica unisca tre basiliche dedicate proprio all’Arcangelo Michele. I tre punti di questa linea sono: il Mont Saint Michelsituato in Francia nella regione della Normandia, la Sacra di San Michele appunto e il Monte Sant’Angelo in Puglia. Secondo gli esperti di magia bianca il punto energetico sarebbe situato su una piccola piastrella del pavimento. Se ci si posiziona su quel punto, sempre secondo queste teorie, si percepisce nitidamente la potente energia della linea magica di San Michele.

La leggenda del parco dei mostri a Bomarzo – Notizie.com –

Sicuramente suggestiva è la leggenda che aleggia sulle Grotte alchemiche di Torino, praticamente dei tunnel sotterranei che si trovano al di sotto di Palazzo Reale, di Piazza Castello e di Palazzo Madama. Si dice che Torino sia attraversata da linee telluriche che le conferiscono una notevole importanza magica ed esoterica. Il vertice in cui si incontrano tali linee coincide con le grotte alchemiche. Secondo una antica credenza, queste grotte sarebbero dei passaggi verso altri mondi, utilizzate da esoterici e alchimisti come luogo di ritrovo.  La loro esistenza potrebbe essere comprovata dall’effettiva costruzione di alcuni antichi tratti di passaggio sotterranei costruiti sotto il centro storico per permettere agli appartenenti di Casa Savoia di spostarsi in modo indisturbato. Era usanza comune anche fra gli ecclesiastici creare dei sottopassaggi fra i vari luoghi di culto. Torino è una città ricca di misteri e di magia: insieme a Praga e a Lione rappresenta il vertice del triangolo della magia bianca.

Roma città dei misteri

Altretttanto suggestiva è la Porta Alchemica di Roma, a Piazza Vittorio, è l’unica sopravvissuta delle cinque porte che facevano parte del complesso di Villa Palombara. Questa porta è anche chiamata Magica, Celeste ed ermetica. Fu costruita nel 17 secolo per volontà del Marchese Savelli Palombara e si trova nei giardini di Piazza Vittorio, la piazza più grande del quartiere Esquilino. Secondo la leggenda un pellegrino, che pare fosse il famoso alchimista Francesco Giuseppe Borri, fu ospitato nella villa per una notte. In quell’occasione vagò nei giardini cercando una misteriosa erba, che secondo lui aveva la capacità di produrre oro. Fu visto per l’ultima volta all’alba mentre spariva attraverso la porta, lasciando dietro di sé tre pagliuzze d’oro e una carta sulla quale aveva inciso enigmi e simboli con la formula segreta per la pietra filosofale. Il marchese era appassionato di alchimia e all’epoca tentò invano di far decifrare quei codici, ma nessuno ci riuscì. Per questo decise di farli incidere sulla porta, con la speranza che qualcuno prima o poi potesse decifrarli e creare la pietra filosofale.

Sempre nel Lazio troviamo il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo. L’architetto e antiquario Pirro Ligorio, su commissione del principe Pier Francesco Orsini, lo progettò nel 1547. Si tratta di un parco naturale con numerose opere sculture in basalto che raffigurano animali mitologici, divinità e mostri. L’Orsini dedicò il parco a sua moglie, Giulia Farnese. Le architetture strane e grottesche rappresenterebbero secondo gli studiosi le tappe di un itinerario alchemico. In molti hanno cercato di tradurre tutti i simboli, rintracciando riferimenti alla storia e alla letteratura rinascimentale, ma il vero senso di molte sculture è rimasto misterioso

Le misteriose tombe dei giganti in Sardegna – Notizie.com –

La Toscana di Re Artù

Nel cuore della Toscana c’è un’abbazia abbandonata, il luogo include due punti di attrazione, la grande Abbazia con un’enorme chiesa senza tetto e l’eremo di Monte Siepi dove, secondo la leggenda, San Galgano si ritirò a vita eremitica nel 1170, convertendosi e come voto e simbolo di pace infisse la sua spada dentro la roccia, dove si trova ancora oggi. Evidenti somiglianze con la storia di Artù hanno fatto pensare a un collegamento tra la storia di Galgano e il mito di re Artù, con tanto di Tavola Rotonda. Alcuni storici sono sicuri che stiamo parlando di Excalibur, che prima del Re Artù apparteneva al suo fedele cavaliere Gawain (la versione britannica del nome italiano Galgano).

Spostandoci nella meravigliosa Sardegna troviamo le Tombe dei Giganti, intorno alle quali circolano storie misteriose, ancora mai chiarite con certezza. Queste opere megalitiche, infatti, possiedono un grande fascino e mistero e inoltre alcune sono divenute molto famose per incredibili proprietà terapeutiche! Si dice che queste pietre emanino continuamente energia positiva capace di beneficiare chiunque ne venga in contatto, avrebbero addirittura poteri curativi, dovuti ai campi magnetici. Curativo o no, questo posto è sicuramente magico per la sua bellezza, con il vento che ha scolpito monumenti naturali, le piante che avvolgono le maestose rocce e ne diventano parte, il tutto nella splendida cornice della vegetazione in fiore e dei profumi di una delle nostre isole più belle.